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MotoGP, Rossi: "Stare senza gare era come vivere in un mondo a metà"

"Ho ritrovato la mia M1 in forma, deve essersi allenata molto! Sarà strano non vedere il pubblico domenica, ma in pista non cambierà nulla"

MotoGP: Rossi: "Stare senza gare era come vivere in un mondo a metà"

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Nella prima conferenza (virtuale, va da sé) dell’anno i piloti della MotoGP sembravano tanti scolaretti, seduti sui loro sgabelli distanziati l’uno con l’altro e in una sala vuota. L’atmosfera a Jerez è sicuramente strana, ma tutti sono pronti a dare il meglio di sé in una stagione completamente diversa da solito.

Ci saranno poche gare - riflette il veterano Valentino Rossi - ma se guardiamo al passato, agli anni ’70 o ’80, ci sono state stagioni ancora più corte. Quindi ci saranno meno Gran Premi rispetto a quanto eravamo abituati negli ultimi tempi, ma un numero sufficiente perché sia un vero campionato”.

Tutti sono consapevoli che bisognerà adattarsi e, in fondo, la cosa più importante è tornare a correre.

La cosa strana negli scorsi mesi è stato non sapere quale fosse la prossima gara, è stato come vivere in un mondo a metà - ha  continuato il Dottor - La più grande differenza domenica sarà quella di non vedere il pubblico, ci sarà una strana atmosfera, ma penso che una volta in pista sarà tutto uguale. L’abbiamo già visto nei test di ieri, pur essendo stati 6 mesi senza moto, tutti erano pronti fin dal primo giro”.

Valentino ha patito l’assenza della sua M1.

Mi è mancata molto, è stato bello ritrovarla, ma l’ho trovata in forma, snella, deve essersi allenata molto in questi mesi” scherza.

La sicurezza, già espressa ieri, è che stare insieme a lei anche il prossimo anno.

Questa situazione ha cambiato i miei piani - spiega - Perché volevo correre qualche gara prima di decidere se continuare, invece ho dovuto farlo senza farlo. Sono vecchio, quindi dovrò sforzarmi di più per continuare, ma sarò in gioco anche nel 2021. Dobbiamo solo mettere a posto alcune cose, sulla mia squadra tecnica, perché io e Quartararo ci scambieremo di posto”.

Ancora un po’ di pazienza, poi ci sarà anche la firma sul contratto.

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