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MotoGP, Battistella: "Un anno sabbatico per Dovizioso? È una possibilità"

"Ducati vuole aspettare fino al GP di Austria per parlare del futuro. Andrea non vuole ritirarsi, ma nemmeno partecipare a un progetto che non lo interessi"

MotoGP: Battistella:

Il futuro di Andrea Dovizioso è avvolto in una nebbia fitta, che mal si adatta al clima estivo. Solo qualche mese fa l’accordo per il rinnovo con Ducati sembrava vicino, ma la situazione è precipitata e al momento azienda e pilota non sono nemmeno entrati nel vivo delle contrattazioni. Non solo, bisognerà aspettare ancora. Ce lo aveva detto Paolo Ciabatti, ds della Rossa, e lo ha confermato Simone Battistella, manager del Dovi, intervistato da DAZN Spagna.

Probabilmente dovremo aspettare il Gran Premio dell’Austria per parlare con Ducati - ha spiegato - È una loro decisione, per Andrea non è un problema. Spero che questa attesa non crei tensioni ad agosto, sarà un mese fondamentale. Soprattutto per le gare di Brno e Red Bull Ring”.

La situazione è chiara: a Borgo Panigale vogliono un netto taglio dell’ingaggio, Dovizioso chiaramente non è propenso ad accettarlo e vuole anche garanzie tecniche. Da qui un braccio di ferro che durerà ancora molto. In questo momento, nessuno vuole cedere, fino alle estreme conseguenze.

Dovizioso vuole un progetto interessante e le giuste condizioni per potere lavorare. In caso contrario, non accetterà l’offerta - ha sottolineato Battistella - Se non riceverà un’offerta interessante, aspetterà”.

Ma cosa, considerato che tutti i posti sono praticamente presi? Il rischio è quello di trovarsi senza una sella per il 2021.

È una possibilità - ha confermato il manager - Andrea non sta pensando di ritirarsi. Si sente forte e bene. Probabilmente, a parte l’incidente con la moto da cross, è nel suo miglior momento dal punto di vista fisico e mentale, per questo non sta pensando di smettere. Ma è sicuro che non ci sarà un progetto interessante non è interessato a parteciparvi, quindi aspetterà. Non significa ritirarsi, ma che non avrà una squadra con cui correre”.

In altre parole, prendersi un anno sabbatico, una decisione che però aprirebbe a tanti interrogativi, in un momento della carriere importante per il Dovi, che non è più un ragazzino. Eppure non vede altre alternative.

Cosa vuole Andrea?

Un pilota chiede  sempre una moto migliore per vincere, un’evoluzione costante di tutti gli aspetti tecnici - la risposta di Battistella - Un pilota vuole sempre di più. Naturalmente Andrea vuole che la moto vada meglio, soprattutto in alcuni circuiti. Penso che si normale, ma penso anche che un pilota debba migliorare il modo in cui interpreta la moto. È una critica che faccio rispettosamente ad Andrea e a tutti i piloti e Andrea ha visto quanto possa migliorare le modo. Una delle cose che ho notato negli ultimo anni in MotoGP è che il binomio Marquez-Honda è riuscita a creare una sintonia fra moto e pilota che nessuno è riuscito a raggiungere. Non so se sia stato tutto merito di Marc o quanto della Honda,  ma hanno mostrato a tutti uno stile diverso: la moto deve assecondare le caratteristiche del pilota e il pilota deve essere capace di interpretare la moto nel modo migliore”.

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