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Harley-Davidson HD350, un altro passo verso la produzione

I cambi ai vertici dirigenziali hanno rallentato il piano industriale che aveva previsto il lancio per il 2020, ma la piccola HD350 potrebbe arrivare nel 2021

Moto - News: Harley-Davidson HD350, un altro passo verso la produzione

Il Coronavirus c'entra poco con lo sviluppo del piano industriale di Harley-Davidson, che prevedeva il lancio di una piccola bicilindrica per quest'anno destinata sicuramente ai mercati asiatici e forse anche altrove, la HD350.

A pesare di più è stato il cambio dirigenziale e il ridimensionamento voluto dai nuovi vertici. Ma arrivano nuove indiscrezioni sulla piccola di Milwaukee.

Ritorno al passato

Una Harley-Davidson da 350 cc non sarebbe del tutto nuova nel listino della casa di Milwaukee. Anche se siamo abituati a vedere moto di grossa cilindrata, con un minimo di 883 cc, in passato è esistita una H-D da 350 di cubatura, capace tra l'altro di conquistare numerose vittoria nel mondiale velocità.

Nel 1960 strinse una collaborazione con lo storico marchio italiano Aermacchi, formando la Aermacchi Harley-Davidson S.p.A., una joint venture paritetica sul territorio italiano che proseguì fino al 1972 ma che non vietò di vincere tre titoli mondiali consecutivi (gli unici dalla sua storia) nel 1974, 1975 e 1976 con Walter Villa in sella alle moto italo-americane nelle classi 250 e 350.

Una Harley-Davidson di piccola cilindrata quindi non dovrebbe sorprendere più di tanto, seppur questo precedente non derivasse puramente da Milwaukee.

Una situazione complicata

Il down-sizing per i grandi V-Twin americani era previsto nel manifesto More Roads to Harley-Davidson, presentato il 30 luglio 2018 dall'allora presidente e amministratore delegato Matt Levatich.

Tra i vari obiettivi anche l'arrivo di nuovi prodotti per ampliare la clientela delle moto di Milwaukee. Il 2020 sarebbe dovuto essere l'anno della svolta, con la conferma del modello elettrico Livewire e proseguire con l’introduzione dell’effige di Harley-Davidson in segmenti inediti.

Ma sappiamo cos'è successo: dalla defenestrazione di Livetich rimpiazzato da Jochen Zeitz, già membro del consiglio di amministrazione e che ora si trova a coprire tre ruoli (presidente, presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato, con quest'ultimo incarico a tempo determinato) al coronavirus, concausa di una serie di conseguenze come il blocco della produzione, il crollo dei volumi di vendita, fino al taglio di 140 posti lavoro.

Con uno scenario completamente stravolto da variabili interne ed esterne, chiedersi se la piccola 350 troverà ancora posto o meno diventa la cosa più naturale di sempre.

La piccola Harley...

Eppure, ci sarebbe già il nome: HD350. Ci sarebbe anche il produttore: la QJ Motors (Qianjiang Motorcycle Co), proprietaria tra le altre anche di Benelli.

Lo sviluppo della piccola di Milwaukee è stato tenuto nascosto fino alla diffusione di una prima immagine teaser, sotto forma di render, dove si vedeva chiaramente un motore bicilindrico parallelo (invece del tradizionale a V). Sostanzialmente le stesse identiche caratteristiche viste sulla prossima generazione di TNT 300 (alias QJ350-13).

E proprio questa, secondo il sito indiano dailyhunt.in, dovrebbe essere la base per la prossima Harley-Davidson 350, dedicata al mercato asiatico.

I due modelli condividono telaio, forcellone, freni a disco e forse anche la forcella. Ciò che probabilmente potrebbe leggermente cambiare è la cilindrata: la TNT infatti monta un twin da 338 cc, mentre la H-D 350 uno da 353 cc da 36 CV.

A suffragio di questa teoria c'è il nome del progetto: "Progetto HD350" invece di “HD338” e secondo i documenti di omologazione quello di Harley dovrebbe essere un duecilindri da 36 CV, 2 CV in meno rispetto alla TNT 300, dimostrazione di un motore meno prestazionale ma conforme ai più recenti standard di omologiazione indiani.

Se il motore e la meccanica sono probabilmente condivisi con la QJ350-13, Harley potrebbe cambiare un particolare non secondario: l'acustica delle sue motociclette è tipico, un marchio di fabbrica. Non sarebbe sorpredente se la pur baby Harley fosse prevista di uno scarico in grado di far suonare il suo motore come quello di un vero e proprio Screaming Eagle made in the USA.

Altro elemento distintivo è lo stile: secondo le fonti di stampa indiane dovrebbe ispirarsi a una tracker urbana, smentendo così anche le voci di un più semplice rebranding della QJ.

Sempre scondo il sito indiano, nonostante il cambio di gestione, si ritiene che Harley-Davidson possa posticipare le tempistiche di circa un anno e quindi lanciare la serie di nuovi modelli più accessibili entro la fine del 2021, considerando i ritardi dovuti (anche) dalla pandemia globale.

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E qui sorge l'altra domanda: allora i prototipi della cafe racer e della tracker che strada prenderanno? Entrambe condividonon il motore Revolution Max da 1.250 cc della Pan America, altro modello contrassegnato dal punto di domanda.

Anche perché da Milwaukee non sono uscite note al riguardo, quindi non si dovrebbero vedere prima del 2022.

Viste le dinamiche interne che stanno caratterizzando attualmente l'azienda, il management potrebbe sfruttare la HD350, guardando a quali prospettive potrebbe aprire nel mercato asiatico.

Perché dopo tutto, un lancio di successo potrebbe portare ad uno stimolo (molto necessario) per il costruttore americano e quindi, forse, potrebbe attenersi al piano offensivo previsto, seppur con una diversa tempistica.


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