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Al Red Bull Ring la F.1 frena in tutto per 10 secondi!

Brembo ha rilasciato i dati per la prova d’apertura della F1 2020 al Red Bull Ring. Il dato rappresenta uno dei valori più bassi dell’intero campionato giocandosela sul filo dei decimi con Monza, un altro circuito estremamente veloce

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Il campionato delle monoposto riparte in Austria questo week-end lungo i 4234m del Red Bull Ring. E’ un circuito molto veloce e complice l’esiguo numero di frenate importanti, tre, che richiedono un’azione prolungata sul pedale del freno per più di un secondo, un giro dell’Anello viene percorso in poco più di un minuto. Il tracciato è stato classificato dai tecnici Brembo come uno di difficoltà intermedia attribuendo un punteggio pari a 3 in una scala che va da 1 a 5.

Iniziamo la stagione rinfrescando alcune curiosità tecniche di carattere generale. I dichi in carbonio, usati dalle monoposto, sono composti da vari strati di carbonio che vengono sovrapposti ed un uniti tramite l’utilizzo di presse e di speciali resine. Durante la stagione le varie Squadre arrivano a consumare fino a 300 dischi e di conseguenza 600 pastiglie. Lo spessore dei dischi è differenziato tra i due assali: 32mm all’anteriore e 28mm al posteriore. In caso di necessità, o preferenze, anche al retrotreno si possono utilizzare dischi da 32mm. La differenziazione della dimensione si ripercuote anche sulle pastiglie con valori di 22mm e 17mm, rispettivamente per l’anteriore ed il posteriore.  

Nello specifico il circuito Austriaco ha sette punti di frenata, per un totale di soli 10 secondi di utilizzo dei freni per giro che rappresenta circa il 16% del tempo di percorrenza. Il dato rappresenta uno dei valori più bassi dell’intero campionato giocandosela sul filo dei decimi con Monza, un altro circuito estremamente veloce. Durante l’intera gara, l’impianto frenante viene sollecitato per circa 12 minuti. La prima metà del circuito è quella più impegnativa per i freni che generano una accelerazione negativa media di quasi 5,3g che scende, nella seconda parte del tracciato, a 2,3g

Come detto in detto in apertura, dei sette punti di frenata totali solamente tre sono realmente impegnativi per i freni. La curva tre rappresenta la staccata più violenta dell’intero giro. Le vetture passano da una velocità di 331 km/h, sfruttando il DRS, a 84 km/h. Per completare la decelerazione, superiore ai 5g, occorrono 130m e 2,67s. Al pilota è richiesto uno sforzo al pedale di 176 kg. Tutto questo si traduce in una impressionate potenza frenante pari a 3064 kW.

 

 

 

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