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SBK, Sykes non basta, ecco perché BMW ha scelto van der Mark

La Casa di Monaco ha scelto Michael, che nelle ultime quattro stagioni ha centrato lo stesso numero di vittorie di Tom, il quale avrà maldigerito la scelta

SBK: Sykes non basta, ecco perché BMW ha scelto van der Mark

BMW ha piazzato il colpo. In attesa della ripartenza del Mondiale, la Casa di Monaco ha guardato in anticipo alla prossima stagione, chiudendo la trattativa con Michael van der Mark. Ad oggi il team di Shaun Muir non ha ancora vinto una gara in Superbike con la S 1000 RR, di conseguenza si è pensato di mischiare le carte in tavola.

In un mercato dove i big erano praticamente tutti bloccati, gli unici in scadenza erano Chaz Davies e Michael van der Mark. Alla fine la scelta è ricaduta sul secondo. A Monaco le ambizioni non mancano, di conseguenza la scelta di van der Mark trova conferma in quelli che sono gli obiettivi della Casa. Con questa scelta BMW vuole infatti schierare un attacco a due punte, consapevole che il solo Sykes non basti.

Fino ad oggi Tom ha curato lo sviluppo della moto passo dopo passo, facendo assaporare alla S 1000 RR addirittura la Superpole. Purtroppo però è mancato quel tassello chiamato vittoria. E allora ecco la decisione di rilanciare, mettendo un diretto concorrente del 66 all’interno del team. Nulla contro Sykes ovviamente, ma arrivati a questo punto c’è ben poco da dire a riguardo. Già, perché BMW ha capito che con il solo Sykes difficilmente si possa arrivare alla vittoria, di conseguenza nasce l’idea di integrare nel team un pilota come van der Mark.

34 anni Tom, 27 Michael. Le due carriere hanno bisogno di ben pochi commenti, tanto che il primo è riuscito a portarsi a casa un titolo iridato e 34 successi, mentre il secondo è salito solo in tre occasioni sul gradino più alto del podio. Nelle ultime quattro stagioni però, Sykes e van der Mark si equivalgono sul piano dei successi, entrambi a quota tre, mentre i podi sorridono al britannico, 24 contro 17.

Il trend è quindi dalla parte di Sykes, ma il discorso va oltre le prestazioni. Già, perché BMW è intenzionata aprire con van der Mark un nuovo ciclo, guardando più in là nel tempo. Sarà anche vero che il contratto che ha firmato l’olandese è di un solo anno, ma la sensazione è di un progetto a lungo termine. Michael, che il prossimo ottobre spegnerà 28 anni, si troverà quindi al centro del progetto come accaduto in Yamaha, dovendo dettare la strada da seguire.

Chi ci sarà al suo fianco? Questo è ancora da scoprire, anche se BMW pare intenzionata a premiare chi conseguirà il miglior risultato a fine stragione tra Laverty e Sykes. Di sicuro la scelta van der Mark non sarà andata molto giù a Sykes, il quale avrà sicuramente capito di non essere più il faro all'interno del box.

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