Mercato moto e scooter: giugno detta la ripartenza col +37%

Dopo un trimestre da incubo e la polemica per la mancanza di incentivi governativi al settore, finalmente una bella notizia per il mondo delle moto: giugno infatti fa registrare un incoraggiante +37,3% rispetto allo stesso mese del 2019.

A guidare il boom di vendite che ha permesso di immatricolare 39.085 veicoli ci sono gli scooter, con 22.229 pezzi venduti (+26,5%), ma sono le moto a segnare la crescita maggiore: +55% rispetto alla stagione scorsa con 16.820 unità.

Nel trend positivo finiscono anche i ciclomotori con 2.568 veicoli venduti e un incoraggiante +10%, e si confermano le elettriche, con 657 immatricolazioni (+17%).

Il semestre però è in negativo, con una perdita del 22,6%. Una percentuale che probabilmente non potrà essere recuperata, data la stagionalità del mercato.

La crisi non è finita

“Si continuano a scegliere le due ruote per passione e anche come soluzione fruibile di spostamento veloce, sostenibile ed efficiente: leggere finalmente un dato positivo conferma ancora il valore simbolico del nostro settore nella mobilità della ripresa dopo un periodo così complicato e doloroso, ma rappresenta anche un riconoscimento concreto alle Case costruttrici per il loro impegno nella proposta di politiche commerciali efficaci” ha dichiarato Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA.

“Malgrado il dinamismo della domanda, che ridà ossigeno anche a una rete di vendita molto provata dal periodo di lockdown, nel primo semestre abbiamo perso il 22,6%. Permane quindi un contesto economico di grave crisi, che - ha aggiunto Magri - i nostri associati hanno affrontato in assenza di misure incentivanti da parte del Governo".

"Per la natura stagionale del nostro mercato, i volumi persi non saranno recuperati e su questo scenario negativo continuiamo a chiedere l’attenzione delle Istituzioni nazionali e anche in sede europea, dove stiamo sostenendo la deroga all’entrata in vigore dell’omologazione Euro5”.

I più venduti

Le moto preferite dagli italiani rimangono le maxi oltre il litro di cubatura, con 12.205 veicoli immatricolati da gennaio e un +23,2%, seguite a ruota dalle 800-1000 cc che però con 11.793 unità scendono a -35,5% mentre al terzo posto le medie da 650-750 cc, con una flessione del 10,9% e un totale semestrale di 9.005 veicoli.

I segmenti più scelti rivelano come le naked abbiano scalzato le enduro stradali: le prime con 18.045 veicoli e le seconde con 17.390 unità, ma entrambe in calo, rispettivamente del 23,8% e 21,7%. Al terzo posto le turistiche, con una flessione del 25,1% e 6.202 pezzi.

Il podio

Per le moto dominio assoluto delle enduro stradali, con BMW R 1250 GS e Honda Africa Twin stabilmente in prima e seconda posizione, mentre sul gradino più basso del podio torna la Benelli TRK 502, che scalza Yamaha Tracer 900 e BMW R 1250 GS Adventure.

Non cambia nulla invece per gli scooter con Honda SH 150 e SH 300 che dominano la classifica e Piaggio Beverly 300 ABS al terzo posto.

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