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Tesla: per J.D. Power sono le auto peggiori in quanto a qualità

Nel classico sondaggio della società americana Tesla guadagna il poco ambito scettro di fanalino di coda, con 250 problemi segnalati ogni 100 auto. Assemblaggi mal fatti, problemi di vernice, cigolii e molto altro, soprattutto per la Model 3

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La media è 166, Tesla si piazza ultima con 250, doppiando quasi Dodge e Kia, che con 136 sono invece i migliori in questa classifica. Distanziato anche il penultimo marchio, Land Rover, che fa meglio di 22 punti rispetto all'azienda di Musk. Di cosa si tratta? Di una temuta indagine di J.D. Power, che da 34 anni stila un report, in base alla qualità delle vetture. La Casa di Palo Alto, probabilmente conscia di alcune pecche delle sue vetture, nemmeno avrebbe voluto partecipare all'indagine, tant'è che in 15 Stati americani su 50 ha vietato la raccolta dei dati. Sono però stati ritenuti sufficienti a livello statistico quelli raccolti su 1.250 veture, su un totale di intervistati vicino a quota 90 mila, tra tutti i marchi coinvolti.

Una crescita importante e standard qualitativi che tardano ad arrivare 

Polemiche a parte, che dopo un risultato simile e conoscendo Elon Musk non tarderanno ad arrivare, è un dato di fatto che l'esplosione del marchio possa aver creato non pochi problemi in termini di processo produttivo. Se Tesla in borsa continua a fae faville, ora anche in termini di auto vendute inizia a fare sul serio. La Model 3 in particolare, è auto "da classifica" nel suo segmento, quindi la Casa americana esce dal ruolo di azienda fuori dal coro, sostenitrice dell'elettrico al 100% con vetture ni nicchia e di lusso come la Model S, andando a competere che i produttori "generalisti". Qui i nodi iniziano a venire al pettine perché, oltre alla classifica di J.D. Power, basta che facciate una ricerca per trovare un numero rilevante di proprietari insoddisfatti. Non è tanto la meccanica il problema, che anzi sembra porre Tesla dall'altro lato della classifica, quello buono, ma la scarsa qualità dell'assemblaggio e delle finiture, oltre che della vrniciatura. Pare non sia raro trovare delle "colate" nella parte inferiore della carrozzeria di auto nuove, roba da mettere al muro un carrozziere dopo una riparazione se dovesse fare un lavoro del genere, ma soprattutto cosa che tutte le Case automobilistiche non si possono permettere. Gli sdandard qualitativi sono ormai così elevati da escludere certe cose. Poi si prosegue con guarnizioni mal montate, che ormai deformate richiedono in parecchi casi la loro sostituzione, oppure assembaggi mal fatti, con conseguenti disallineamenti tra alcune parti

Dopo l'effeto "WOW", subentra qualche mal di stomaco per i più pignoli

Chi ha provato una Tesla, qualsiasi modello fosse, ha inizialmente sicuramente toccato con mano aspetti che rendono le vetture di questo marchio molto diverse dalle altre. C'è di fatto un effetto sorpresa, positivo, che distoglie quasi certamente l'attenzione da altri aspetti. Chi però ne ha comprata una, dopo questa iniziale fase di entusiasmo, magari avrà iniziato a trovare qualche difettuccio. Pare, anche in base al report di J.D. Power, che ce ne siano sia visivi, ma anche per le orecchie. Oltre ai difetti che abbiamo già citato, pare infatti che le auto Tesla non siano esenti  da fastidiosi fruscii e scricchiolii. Che dire, sembra proprio che oltre ai razzi sotto alla targa della futura Roadster, a Palo Alto debbano porre più attenzione anche a questioni più "banali", ma sicuamente importanti per i suoi acquienti.

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