Come fai a tener fermo un genio "folle" come Elon Musk? A dir poco impossibile, così come sembrerebbe impossibile che un'auto possa montare dei razzi "spaziali" nascosti nella targa posteriore.
Serio o meno, sono parole scritte direttamente dal noto imprenditore visionario, che in un tweet dello scorso anno dichiarò: "SpaceX thruster package will be subtle. Hidden behind license plate."
La Tesla Roadster in fase di sviluppo è un bolide elettrico che vanta già prestazioni e performance oltre misura. La sua autonomia è di circa 1.000 km, ma ciò che impressiona di più è che l'accelerazione da zero a cento chilometri orari avviene in soli 1,9 secondi. La velocità massima è invece di oltre 400 km/h.
La notizia è che, proprio su questo modello, potrebbe arrivare una versione firmata SpaceX, che è "l'altra azienda" di Elon Musk, impegnata sui progetti spaziali.
Il nome SpaceX e Roadster già si sono incontrati lo scorso febbraio, quando a bordo del razzo Falcon Heavy è stata lanciata la Tesla Roadster "guidata" dal suo manichino “Starman” sulle note di Space Oddity di David Bowie.
Torniamo al futuro della prossima Tesla Roadster II. I propulsori ad aria fredda Space X dovrebbero essere montati dietro il porta targa. A differenza dei motori elettrici ed endotermici, i razzi non hanno bisogno degli pneumatici per scaricare tutta la loro potenza. Questo potrebbe permettere addirittura a far "decollare" l'auto o meglio farla alzare da terra per una frazione di secondo in modo da abbattere il muro dei 100 km/h in un tempo da super record.
La notizia appare quasi folle, ma giustifica il fatto che il modello, presentato inizialmente nel 2017, non verrà prodotto prima del 2022, un anno in più rispetto alle ultime indicazioni della Casa di Palo Alto.