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Prova Video Triumph Daytona 765 Moto2, a Misano con Loris Capirossi

La prova – Nata per festeggiare la partecipazione al mondiale come fornitore unico della Moto2, la Daytona 765 ci lascia la speranza dell’arrivo di una RS, ma per ora godiamoci questa special edition 

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Tutti i dettagli nel nostro articolo “Verso la prova”

Ora abbiamo finalmente avuto la possibilità di tornare in pista dopo i mesi trascorsi in forzata astinenza, proprio in sella alle più sportive delle tre cilindri di casa Triumph. Oltre alla capostipite di questa dinastia, sua maestà Speed Triple RS, abbiamo messo alla frusta sul tracciato romagnolo la Street Triple RS (che abbiamo recentemente provato su strada) ed abbiamo avuto l’onore di spingere al limite uno dei 765 esemplari numerati della Daytona 765 Moto2.

LA DAYTONA 765 MOTO2

Rara, inconfondibile e assolutamente unica, la Daytona Moto2 765 in edizione limitata si distingue per molti particolari che rendono speciale questa sportiva di media cilindrata di casa Triumph. Segna il ritorno, come fornitore unico del propulsore della Moto2, di Triumph nel Mondiale.

Il suo cuore tre cilindri è stato sviluppato per dare il meglio sia su strada che in pista. Il dato della potenza fa segnalare un 130 cavali, 7 in più di quello della Street Triple, una decina in meno di quello della Moto2 e del campione Alex Marquez, erogati a 12.250 giri, 750 in più della versione destinata alla sorella scarenata, con 80 Nm di coppia massima. Grazie all’esperienza in gara di questo propulsore Triumph ha introdotto anche il ride-by-wire, che per la prima volta viene proposto su una Daytona.

Il telaio invece deriva direttamente dalla Daytona 675 R uscita di scena da alcuni anni dai listini, ma vincente lo scorso anno al TT in categoria SuperSport.

Oltre alle grandi novità che riguardano il propulsore, la Casa di Hinckley aggiorna la Daytona anche dal punto di vista estetico. Un consistente rinnovamento è stato dedicato alla carenatura. Si tratta di una moto interamente realizzata in fibra di carbonio, con un vestito sottile solo 1 mm, resistente e leggero. Il cupolino è realizzato in un unico pezzo e presenta delle superfici lisce e dalle linee pulite. Si distingue inoltre per la configurazione monoposto, mentre parafango anteriore e posteriore sono anch’essi in carbonio ed il paracatena è di derivazione racing. Di serie anche il terminale dell’azienda italiana Arrow, omologato, in Titanio.

Ovviamente è stata completamente rimappata la centralina, che offre le stesse possibilità di regolazione di quella della Street Triple RS. Questa Limited Edition della casa inglese all’anteriore monta sospensioni Ohlins NIX30 con steli da 43 mm con precarico, estensione e compressione regolabili, mentre al posteriore la scelta è ricaduta sul monoammortizzatore Ohlins TTX36, con serbatoio separato e precarico, anch’esso completamete regolabile.

Il sistema frenante della nuova Daytona Moto2 765 è coadiuvato dall’ABS disinseribile e vanta all’anteriore un doppio disco flottante da 310, con pinze Brembo Stylema (la miglior pinza per le moto supersportive) radiali monoblocco a 4 pistoncini e al posteriore di un disco singolo monopistoncino, sempre della casa bergamasca.

Sono 1530 gli esemplari che verranno prodotti, di cui 765 destinati al mercato europeo, altrettanti per il resto del Mondo. Le tre cifre della cilindrata sembrano quasi una ossessione, dato che li ritroviamo anche nel prezzo, di 18.765 euro.

LA NOSTRA PROVA

Per prima cosa, Triumph non poteva scegliere una location migliore del Circuito di Misano World Circuit Marco Simoncelli per presentare la nuova Daytona Moto2 765. Recentemente è stato rifatto l’asfalto e il circuito della Romagna è sempre affascinante, anche perché è uno dei circuiti più famosi su cui si sfidano i piloti della MotoGp come Valentino Rossi, Marc Marquez e Andrea Dovizioso, due volte quest’anno.

Oltre ad un gruppo di giornalisti, con noi in pista è sceso anche Loris Capirossi, che ha saggiato le caratteristiche di questa bellissima Daytona in serie limitata.

Fatta questa premessa, non ci resta che avvicinarci alla nostra moto in prova e guardarla da vicino per scoprire i dettagli di questo progetto della casa di Hinckley. La Daytona Moto2 765 si presenta con un vestito tutto in carbonio, elettronica evoluta e sospensioni Ohlins, il mix perfetto per una giornata in pista.

Sedendoci in sella avvertiamo subito quanto sia piccola, compatta e leggera, con semimanubri posizionati come su una vera moto da corsa, comandi semplici e subito individuabili, grazie all’ergonomia ben studiata. Anche la posizione di guida non è esasperata, la triangolazione sella-pedane-manubrio è stata studiata per adattarsi a piloti di diverse altezze (nel nostro caso 1.74 m). Da lode la strumentazione, completamente digitale, ben leggibile anche con il sole alto nel cielo e completa di tutte le informazioni necessarie, con la chicca della schermata “Moto2” all’acccensione.

Un tocco sul pulsante e il 3 cilindri prende vita. Il sound è qualcosa di davvero appagante. La sinfonia che emette questo 3 cilindri è davvero da brividi! Merito anche del piccolo terminale Arrow che gli regala una voce più aggressiva. Usciamo dalla Pit Lane e ci dirigiamo verso l’uscita della Variante del Parco per affrontare la curva 4, la Rio. Curva a destra e percepiamo fin da subito la maneggevolezza di questa Daytona Moto2 765. Il successivo rettilineo immette verso la Quercia per la frenata più difficile della pista. La Daytona Moto2 765 frena talmente tanto che ci vuole qualche giro prima di prendere dei riferimenti buoni.

La stabilità in curva dell’avantreno si percepisce ancor di più e trasmette tanta sicurezza al pilota, mentre l’intervento del controllo di trazione è sempre poco invasivo. La regolazione standard della forcella è già sostenuta, ma chiediamo ai meccanici di Triumph una regolazione per renderla leggermente ancor più rigida, che ci aiuta nelle staccate più incisive, soprattutto in fondo al lungo rettilineo che ci immette alla curva 14, il Carro. La discesa in piega è rapida, anche con il freno anteriore ancora tirato e si può arrivare fino al punto di corda impugnando i freni senza grosse preoccupazioni. L’anteriore è molto maneggevole e preciso e in fase di ingresso agevola la ricerca del punto di corda. Questa Daytona è una moto che ama essere guidata tonda.

Uscendo dalla curva del Carro in seconda marcia, si viene proiettati con l’anteriore che galleggia di qualche centimetro, con un grande grip, assicurato anche dalle ottime coperture Pirelli Diablo Supercorsa. Giro dopo giro le velocità crescono e il nostro feeling aumenta. La vera forza della Daytona Moto2 765 è senza dubbio il motore. Il 3 cilindri urla e spinge davvero forte. Ha una progressione nel salire di giri molto emozionante. La spinta fin dai bassi regimi è buona e verso i 6.000 giri è evidente un netto cambio del sound, si avverte che entra nella zona dove la coppia e la potenza accompagnano fino al limitatore a quota 14.000 giri, senza mai calare.

Oggi abbiamo trovato anche la capostipite delle tre cilindri sportive di Triuph, la Speed Triple e la sorella scarenata della Daytona, la Street Triple 765 RS, ma qui il gioco si fa molto più serio e divertente. La prima è una moto studiata per la strada, che ben si presta per una uscita in pista, dove però mostra un peso e una stazza più elevati al confronto con le due 765.

La Street ci è piaciuta, affilata e con molti punti di contatto con la sorella vestita, però le differenze ci sono e si fanno sentire. Oltre alle chicche delle serie limitata Moto2 della Daytona, le quote sono differenti, le pedane di serie della Street iniziano presto a strisciare l’asfalto di Misano, mentre il motore ne ha tanto, ma nel confronto, a parte qualche cavallo in meno, gli manca l’allungo incredibile di quello studiato appositamente per la Daytona 765.

Davvero fantastico questo motore che, ha una coppia vigorosa e un allungo che piace e convince. Che dire poi della voce rauca e forte che gli regala lo splendido scarico Arrow? Semplicemente la colonna sonora perfetta. Il nuovo comando dell’acceleratore ride-by-wire permette in ogni situazione ed a qualsiasi regime di dosare la giusta quantità di spinta, risultando preciso e diretto. Assente qualsiasi effetto on/off che, nella guida in pista, ma anche su strada non sarebbe assolutamente piacevole. Stesso discorso per il cambio, che gode del quickshift sia in up che in down ed è preciso e sensibile, una ciliegina che esalta la sportività. In scalata non si avvertono variazioni fastidiose ed anche a moto inclinata è molto utile.

Questa Daytona ha un pacchetto elettronico che funziona molto bene, senza punti deboli evidenti. Forse l'ABS potrebbe essere meno invasivo all'anteriore (dietro e disinseribile) in queste condizioni, ma la colpa potrebbe essere dell'asfalto nuovo di Misano, che non offre ancora il grip ottimale. Molto godibile la sensazione restituita dalla sospensione posteriore che è confortevole e capace di accompagnare il trasferimento di carico verso l’anteriore senza diventare mai brusco o rigido. Il lavoro degli ammortizzatori in sinergia con l’elettronica assicura al pilota grande sicurezza e solidità dell’avantreno.

Perché comprarla? Perché ti assicuri una moto “Limited edition” ed inoltre è davvero divertente e gustosa. La Daytona Moto2 765 piacerà naturalmente a chi in passato ha potuto apprezzare la Triumph Daytona 675. E poi, soprattutto dopo averla guidata, si spera e ci si augura che in casa Triumph si sia pensato per il futuro ad un modello Daytona 765 RS più abbordabile nel prezzo (e nella componentistica), ma non sapendo che se mai verrà prodotta, l’unica strada per averla sono i 18.765 euro del prezzo di questa versione molto speciale, che qualcuno (così ci dicono) ha comprato come oggetto da parcheggiare nel salotto.

Per il nostro test abbiamo utilizzato:

 

  CASCO AGV GPR PISTA GP-RR (qui la nostra recensione)

 

GUANTI DAINESE FULL METAL 6

 

 

 

 

Stivali DAINESE Axial D1 Air Boots

TUTA DAINESE MISANO 2 D-AIR

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