In settimana conosceremo finalmente il calendario del Mondiale Superbike. Così ci aveva detto qualche giorno fa, in esclusiva, Gregorio Lavilla, direttore del Campionato. Come riportato ormai da tempo, sarà una sorta di “Mundialito” basato su cinque-sei gare, non di più.
Per certi versi la parola Mundialito pare addirittura eccessiva, dal momento che tutti i round si svolgeranno tutti in Europa. Il primo sarà a Jerez il 2 agosto, poi si andrà a Portimao la settimana seguente, infine Aragon a fine mese. A settembre Barcellona e Misano, poi Magny-Cours a ottobre.
Al momento rimangono in stand-by due appuntamenti, ovvero Assen e Donington. Entrambi sono da considerarsi praticamente fuori dai giochi, a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultima ora. Fa specie sicuramente il caso legato al tracciato britannico, la cui proprietà è di MSVR, promoter tra l’altro del BSB.
Il British Superbike ripartirà infatti da Donington il prossimo 8-9 agosto con il primo round di questo 2020. Al momento il Campionato sarà a porte chiuse, ma l’obiettivo dell’Organizzatore è quello di aprire i cancelli al pubblico nel corso della stagione. Quella delle porte aperte è una questione che va a ricadere anche sulla Superbike. Già, perché Donington vorrebbe essere inserita nel calendario 2020 del Mondiale con un weekend aperto al pubblico.
Il problema è però dettato dal protocollo di sicurezza che Dorna diramerà nei prossimi giorni, così come la tempistica, dal momento che agosto è già pieno di impegni per la Superbike, mentre a settembre sono state programmate Barcellona e Portimao. La soluzione potrebbe essere il mese ottobre, ma l’idea stuzzica ben poco nel Regno Unito. E allora il rischio sempre più concreto è un arrivederci al 2021.