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MotoGP, Pernat: "Tra Rossi e Petronas braccio di ferro sul team di Valentino"

VIDEO - "Dovizioso dovrà abbassare la testa con Ducati e accettare un altro taglio all'ingaggio. Iannone è un pilota da titolo e l'amore con la Rossa non è finito"

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Se i piloti hanno iniziato lentamente a tornare in moto per gli allenamenti, i manager sono già a pieno gas. Il mercato piloti è in una fase caldissima, con alcuni nomi di spicco impegnati nelle trattative. Pane per i denti di Carlo Pernat, protagonista della nostra diretta di ieri (che potete vedere integralmente qui sopra).

Naturalmente il futuro di Rossi è uno dei punti più interessanti.

Il problema nella trattativa tra Valentino e Petronas non sono né i soldi né la moto, ma quante persone del suo team Rossi potrà portare con sé - ha spiegato Pernat - A me risulta che Petronas gli dia la possibilità di portarne solo due, che sarebbero il capotecnico David Munoz e il telemetrista Matteo Flamigni, ma Valentino ne vorrebbe di più. È un problema per modo di dire, perché anche Quartararo vorrà portare con sé la propria squadra, quindi alla fine Petronas sta solo facendo la voce grossa”.

Ben più complicata la negoziazione tra Rossi e Dovizioso.

La situazione in cui si trova Dovizioso è kafkiana - la descrizione del manager genovese - Ducati ha preso Miller per il team ufficiale, quindi una moto è a posto. Io penso che l’obiettivo sia quello di affiancarlo ad Andrea, ma il problema è prettamente economico. Tutte le Case hanno problemi di soldi e l’offerta per Dovizioso è quello di un ingaggio dimezzato. Già una volta Andrea dovette accettare un taglio importante dello stipendio, quando arrivò Lorenzo, e quel tarlo mentale gli è rimasto, potrebbe vedere male un’altra riduzione e non sarà una situazione facile. Penso che alla fine sarà il Dovi a dovere piegare la testa”.

Cosa farebbe Pernat nei panni dei vertici della Rossa?

Se fossi in Ducati, io i soldi glieli darei - la sua risposta - Non possiamo dimenticare che Dovizioso, se si rompe i maroni, per dirla alla romagnola, potrebbe anche decidere di smettere”.

In quel caso, Borgo Panigale si troverebbe una bella gatta da pelare. Carlo, però, vede una soluzione all’orizzonte.

L’amore tra Ducati e Iannone non è mai finito - ha sottolineato - Un ritorno è un’ipotesi che esiste, ma prima bisognerà aspettare la sentenza del TAS, che dovrebbe arrivare per l’inizio di luglio. Vero anche che l’Aprilia ha difeso a spada tratta e che Andrea è una persona leale, quindi potrebbe decidere di rimanere, ma è altrettanto vero che con Ducati avrebbe una moto vincente”.

A volte ritornano, si potrebbe intitolare questo scenario.

Ducati conosce bene Iannone, sia nel bene che nel male e potrebbe essere il numero uno per Dall’Igna nel caso dovesse perdere Dovizioso - ha continuato Pernat - Andrea ha preso delle decisioni sbagliate ma non ha perso il talento, secondo me con la moto giusta può giocarsi il mondiale”.

Rimane da sciogliere il nodo Danilo Petrucci.

Petrucci potrebbe andare in Aprilia al posto di Iannone, o anche passare in SBK con un bel contratto e la possibilità di vincere il titolo. Sarebbe anche una scelta economica per lui” ha osservato Pernat.

Difficile, invece, pensare di puntare a scatola chiusa su un pilota della Moto2, come la stessa Ducati aveva fatto con Bagnaia due anni fa.

Due anni fa la situazione economica era diversa, se sbagliavi un pilota potevi dire ‘pazienza’  Se accadesse oggi, con le risorse che sono dimezzate, le cose sarebbe molto diverse. Da quello che ho capito, sarà difficile fare passare un pilota in MotoGP dalla Moto2 in questo momento” ha spiegato il manager.


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