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MotoGP, Guintoli: "Ho pensato di correre il Tourist Trophy... per 5 minuti!"

"Mia moglie mi ha detto di no, ma sull'Isola di Man la scarica di adrenalina è incredibile. Da pilota ti diverti solo quando vinci, mi piace fare il tester"

MotoGP: Guintoli:

E’ stato campione del mondo in SBK, da qualche anno è il tester di riferimento per Suzuki in MotoGP e da qualche mese anche uno YouTuber di successo. Sylvain Guintoli non ha il tempo di annoiarsi e, anzi, è stato proprio in un momento di calma che ha deciso di inventarsi qualcosa di nuovo.

Lo scorso inverno mi stavo annoiando in casa - ha raccontato a Top Gear - Fa troppo freddo per andare a girare e per due mesi stai seduto a guardare il curling pensando alle moto. Quindi ho pensato che sarebbe stato interessante iniziare a fare dei video”.

Il circuito di Donington è a solo una mezz’ora dalla casa di Sylvain e tra il dire e il fare non è passato molto. Il primo video è stato su com’era guidare una moto stradale (la GSX-R) in pista.

L’idea iniziale era fare qualche parallelismo tra la MotoGP e il mondo reale - ha spiegato - Se avessi voluto fare un confronto simile nel mondo delle auto, per iniziare con qualcosa di competitivo devi spendere almeno 100mila dollari. Le moto invece sono molto simili, alcune stradali superano i 200 cavalli. In MotoGP sei vicino ai 300 ma in moto non puoi usare tutta la potenza, 200 CV su qualsiasi tipo di moto sono davvero tanti. La cosa principale è il rapporto peso/potenza, poi le gomme fanno la differenza e questo è tutto. Si tratta di dettagli, di qualche secondo qua e là”.

È stata un’idea molto apprezzata dai tifosi, ma Guintoli è contento del suo ruolo di tester.

Mi piace - ha confermato - Si lavora su tutti i fronti, sullo sviluppo di motore, telaio, freni, aerodinamica. Molte volte sono test per le prestazioni, quindi puoi andare più veloci che puoi. Quando corri l’unico momento divertente è quando vinci, il lavoro nel test team è più rilassato”.

A proposito di corse, Sylvain ha confessato di avere pensato di partecipare a quelle stradali, molto popolari in Gran Bretagna, dove vice.

Ci ho pensato… per circa 5 minuti! - ha detto - Ho fatto un giro d’onore sull’Isola di Man, con le strada chiuse al traffico. Avrebbe dovuto essere solo una parata, ero con altri piloti del Mondiale SBK, su moto stradali. Avremmo dovuto semplicemente divertici e fare qualche impennata ma si è trasformata in una bomba. Ero oltre i miei limiti, perché non conoscevo la pista per niente. Non puoi paragonare con nient’altro le sensazioni che provi facendo un giro sull’Isola di Man, la scarica di adrenalina è incredibile. Quando sono tornato, ho iniziato a dirmi ’è bello, forse dovrei pensarci’. Ma mia moglie mi ha detto subito di no”.

Ubi maior… Guintoli però non ha chiuso le porte a un’altra gara mitica fra i motociclisti: la 24 Ore di Le Mans.

Chi l’ha corsa mi ha detto che è qualcosa di speciale. I francesi adorano quella gara, quindi devo averla nel mio DNA” ha concluso.

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