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MotoGP, Sylvain Guintoli: "Vi svelo tutti i segreti del cambio seamless"

VIDEO - "È un sistema che dà grandi vantaggi in MotoGP, ma non su una moto di serie. Quando lo si usa il cambio sembra diventare burro"

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Sylvain Guintoli in queste settimane si è scoperto uno YouTuber eccezionale. L’ex campione SBK e attuale collaudatore della Suzuki per la MotoGP realizza dei video in cui dà preziosi consigli agli appassionati per migliorare la propria guida in pista e svela molte curiosità sul mondo delle competizioni.

Questa volta Sylvain ha deciso di parlare del cambio seamless, una delle più importanti novità della MotoGP degli ultimi anni. Il francese non si avventura in un trattato di ingegneria, ma spiega quali siano i suoi vantaggi in pista.

Quando cambi marcia la potenza deve interrompersi nel momento in cui si innesta il rapporto, questo succede chiudendo gas o grazie al quickshifter, che consente tempi di cambiata di 0,1 secondi - dice - È come se la potenza si spegnesse completamente e quando riprende c’è uno ‘shift shock’ cioè una grande variazione coppia che si ripercuote sulla sospensione posteriore. Questo effetto, su moto molto potentei come le MotoGP, può creare grossi problemi, come la tendenza all’impennata oppure,  quando si cambia marcia in curva, può rendere la moto instabile”.

Come sottolinea Guintoli, su moto che superano abbondantemente in 250 cavalli questo effetto è amplificato.

Con una MotoGP la ruota posteriore slitta sempre, anche in 6ª marcia - dice - Quando cambi rapporto peggiori questa tendenza, quindi scaldi gomma, consumi più benzina e la moto tende a impennarsi quando lo pneumatico riprende aderenza: quindi perdi tempo”.

E nelle competizioni questo è un peccato mortale. Per questo è stato inventato il seamless.

Con questo sistema ci sono due marce inserite nello stesso momento e questo permette di passare da una all’altra in maniera molto dolce e veloce, in appena 0,01 secondi - spiega Guintoli - Il guadagno è quello di ridurre lo ‘shift shock’, non c’è variazione di coppia e questo significa meno slittamento della ruota posteriore, calore, consumi, tendenza a impennata e una maggiore stabilità in piega”.

Fin qui la teoria, ma la pratica?

L’esempio che posso fare è quello del burro, sembra non ci sia transizione fra marcia e l’altra - la risposta di Sylvain - Il contro è che il seamless ha un costo enorme. Questo sistema è delicato e necessita di  una grande manutenzione. Per questo viene utilizzato solo in MotoGP: i vantaggi sono enormi ma anche il suo costo”.

C’è anche un’altra ragione che limita il suo utilizzo, ad esempio, sulle moto di serie.

È un sistema efficiente su moto molto potenti, quindi ha senso averlo su un MotoGP, ma su una moto con meno di 200 cavalli non sentiresti una grossa differenza - osserva - Sarebbe più bella da guidare ma non ci sarebbe un grande guadagno in termini d prestazioni”.


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