La Germania ha vietato gli eventi sportivi fino al 31 agosto, l’Olanda invece ha stabilito quale termine di scadenza quello dell’1 settembre. Due notizie che non sono certo sfuggite alla Dorna, chiamata da subito a rivedere quel calendario diramato una settimana fa.
Come ben immaginiamo la situazione è in continua evoluzione, di conseguenza diventa complicato capire come muoversi. Al momento non ci sono ancora ufficialità da parte dell’Organizzatore, anche se è praticamente scontato che dopo Imola altre due tappe scompariranno dal calendario 2020 della Superbike.
La prima è quella tedesca di Oschersleben, che si sarebbe dovuta disputare in occasione del primo weekend di agosto, la seconda invece Assen, il 22-23 dello stesso mese. Allo stato attuale delle cose, il via del Mondiale resta programmato a inizio luglio a Donington, ma difficilmente sarà così. Già, perché a seguito del blocco degli eventi motoristici fino al 30 giugno nel Regno Unito, la tappa britannica è destinata ad essere cancellata.
Nel paddock infatti circola la voce che quest’anno in Gran Bretagna non si andrà e di conseguenza non resta che attendere agosto per provare a ripartire in un modo o nell'altro. Ovvio che ci sarà da capire quanto sarà migliorata la situazione legata alla diffusione del virus e tutte le misure di contenimento. L’idea di Dorna è però quella di provare ad anticipare i giochi a inizio agosto, inserendo Aragon come primo appuntamento dopo il lungo stop da Phillip Island. Poi, dirigersi a Portimao a settembre. Se così non fosse si partirebbe con la doppia Aragon-Portimao, per poi riprendere il cammino a Barcellona.
Gli interrogativi non mancano certo all’orizzonte, anche se l’obiettivo dell’Organizzatore è quello di disputare il maggior numero di gare possibili. Numeri alla mano, ne restano solo 7 (Aragon, Portimao, Barcellona, Magny-Cours, San Juan, Jerez, Misano), sperando non ci siano altri abbandoni strada facendo.