La prima Focus RS la ricordano in pochi in Italia. Fu un progetto che doveva sfruttare la presenza della vettura del mondiale WRC. La prima “Rally Sport” aveva circa 230 cv e fu prodotto in serie limitata di circa 4.500 pezzi nei primi anni ‘2000. La seconda fu forse quella che ancora oggi suscita più emozioni quando se ne vede uno dei rari esemplari. Infatti è difficile trovarne oggi una a meno di 30-35 mila euro, pur avendo circa dieci anni (fu prodotta nel 2009 e 2010) e quindi in quella fase in cui auto come queste toccano il punto più basso per poi salire nelle quotazioni. Fu una delle trazioni anteriori a maggior carica adrenalinica, grazie a 305 cavalli scaricati a terra da un raffinato schema delle sospensioni MacPherson ed un differenziale Quaife LSD.
Con la serie finale RS500 la potenza raggiunse i 350 cv, con uno 0-100 in 5.3 secondi. Poi poi arrivò la trazione integrale con la RS di terza generazione, che passò anche dal mitico 5 cilindri di 2.5 litri all’Ecoboost 2.300 con un più classico schema a 4 cilindri, condiviso con la sesta generazione della Mustang. I suoi numeri soni di per se “eccitanti”, con 350 cv, 266 km/h e 4.7 secondi per arrivare a 100 km/h da ferma, ma la parte migliore era l’elettronica, con le chicche del Launch Control su cambio manuale e, soprattutto, il drift mode.
SAREBBE STATO UN MOSTRO DA 400 CAVALLI
In un’epoca di vetture sempre più attente alle emissioni ed in cui l’elettronica leva, almeno in parti, la poesia della vera sportività, Ford è stata in grado di regalarci alcune delle “hot hatch” migliori e più divertenti che si possano desiderare. Grande era quindi l’attesa per la quarta Focus RS, attesa per fine 2020, inizio 2021. Avrebbe dovuto alzare l’asticella, salendo in zona 400 cavalli. Per questo erano state vagliate due ipotesi, una con il conosciuto 2.3 litri EcoBoost affiancato da un sistema mildhybrid a 48 volt, soprattutto per contenere il più possibile le emissioni, l’altra con un 2.500 ed una piattaforma ibrida vera e propria, con qualche cavallo in meno da termico, ma una potenza complessiva comunque intorno ai 400 cv.
Inutile negarlo, Ford si sarebbe scontrata con i problemi dei sempre più ridotti livelli di emissioni consentiti, motivo per il quale la nuova RS non sarebbe comunque arrivata sul mercato nord americano. In Europa era però data per fatta e ci stavamo pregustando la possibilità di scoprirla nei prossimi mesi.
Purtroppo però, anche se l’ufficialità non c’è ancora, il progetto ha subito uno stop, quasi certamente definitivo, per via delle conseguenze economico finanziarie dell’emergenza che stiamo vivendo. Ford prevede infatti ingenti perdite, nell’ordine di cifre che potrebbero avvicinarsi al miliardo di dollari nel primo semestre del 2020 e questo impone, purtroppo, di prendere delle scelte di razionalizzazione degli investimenti, concentrandosi sui modelli più proficui e tagliando quelli “di contorno”. Per noi sportivi è una pessima notizia, perché ovviamente tra questi ci sono la Focus RS, ma anche tutte le varianti un po’ più fuori di testa, che tanto ci piacciono. C’era chi ipotizzava una RS anche su base Puma, che ovviamente non vedrà certo la luce ormai.
Tempi duri insomma per noi sportivi, tra elettrificazione, norme sulle emissioni e crisi finanziaria post coronavirus, ma siamo certi che il modo per levarsi qualche sfizio resterà sempre. Ad esempio, tanto per stare in casa Ford, la Focus ST, “interessante” base da 280 cv, potrebbe essere oggetto di trasformazioni per chi attendeva la nuova RS. Qualcuno ipotizza invece che la quarta Focus RS arriverà, più avanti e sarà la prima completamente elettrica...
Rendering dalla pagina Facebook di X-Tomi Design