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Volkswagen GOLF GTI 1a serie, la nascita di un mito - seconda parte

L’auto che ha rivoluzionato (e forse inventato) il mercato delle sportive medie compatte

Auto - News: Volkswagen GOLF GTI 1a serie, la nascita di un mito - seconda parte

Vi abbiamo raccontato la genesi della prima Golf GTI (qui la prima parte del racconto), durata oltre due anni, prima del lancio vero e proprio del modello di serie, nell’autunno del 1975. Eravamo rimasti all’approvazione del progetto, ma ancora ad uno stadio pre-prototipale. Per l’imminente salone di Francoforte vi è la necessità di un prodotto di punta per dare luce VW: l’occasione è preziosa: vengono realizzati ben 6 prototipi con diverse livelli di sportività: verrà scelta quella più equilibrata, quella più discreta, che dissimula elegantemente il suo carattere sportivo, con sobrietà ed aggressività allo stesso tempo.

Grazie al capo progettista Herbert Schäfer avremo il “GTI-look”: all’esterno il sottile profilo rosso della calandra anteriore, le minigonne ed i codolini dei parafanghi in plastica, lo spoiler anteriore maggiorato, le strisce adesive in contrasto applicate nella parte bassa delle fiancate, la cornice nera opaca per il lunotto posteriore; mentre all’interno il cruscotto dotato di contagiri e termometro dell’olio, il volante a tre razze, l'imperiale nero, i sedili sportivi con fianchetti molto pronunciati con rivestimento a quadretti ed il famigerato pomello del cambio a forma di pallina da golf.

Per tagliare i costi, le ruote vengono ridotte da 6,0 a 5,5 pollici e vengono montati pneumatici 175/70 HR 13. Si aggiungono barre stabilizzatrici all'avantreno e al retrotreno, e viene studiata da Herbert Schuster, il nuovo responsabile della sperimentazione, una taratura di sospensioni e ammortizzatori che rappresenta il perfetto connubio di comfort e sportività. Il motore a 4 cilindri 1600cc a iniezione meccanica Bosch K-Jetronic da 110cv viene realizzato in partnership con Audi e viene montato su una scocca dal peso poco superiore agli 800 kg. La velocità massima di oltre 180 Km/h ed il tempo per passare da 0 a 100 Km/h di 9 secondi, l'assetto ribassato ed i dischi anteriori auto ventilanti, permettono alla sportiva compatta di entrare in un segmento riservato ad auto più blasonate.

FRANCOFORTE 1975, IL BATTESIMO

La concept della Golf GTI viene presentata in una fiammante livrea rossa al salone di Francoforte nel settembre 1975: "La Volkswagen più veloce di tutti i tempi", come recitava lo spot. Il pubblico la adora, il CDA di VW approva la produzione di una serie limitata di 5.000 esemplari, quanto basta per ottenere l'omologazione nella categoria Gr.1 per correre in pista e nei rally. Introdotta nel mercato nel 1976, già nel primo anno è un successo, e viene richiesto dal mercato un numero di auto dieci volte superiore a quello inizialmente previsto per la produzione. In origine viene presentata con un cambio a 4 rapporti, nel 1979 verrà sostituito da un nuovo 5 marce con la quinta in presa diretta, in modo da avere una quarta più corta e migliorare la ripresa; viene messa in vendita anche la versione 5 porte della GTI, e nel mercato inglese la cabriolet GTI: il concetto di Gran Turismo compatta è oramai una nuova filosofia per diversi tipi di auto, tanto da mettere in crisi il mercato delle coupé di piccola cilindrata.

La Golf, come erede del Maggiolino, era stata inizialmente concepita come auto pratica ed economica; nel corso degli anni ha subìto un'evoluzione del proprio status. Ma per capire la carica innovativa della VW Golf MkI dobbiamo pensare alle sue concorrenti del tempo, che erano la Fiat 128, l’Opel Kadett, la Alfa Romeo Alfasud, la Ford Escort. Proprio la necessità di offrire una alternativa alla Golf GTI spingerà le altre case automobilistiche, nel giro di qualche anno, a dover sviluppare la propria hot-hatch (come gli inglesi le sportive compatte), basata su un modello di grande diffusione.

Chi avrebbe detto che a oltre 40 anni dalla sua nascita la VW Golf sarebbe stata ancora una delle stelle del mercato, nel segmento più difficile del mercato (il segmento C), in cui tutti i concorrenti Europei ed ora soprattutto Asiatici sono in continua bagarre? Sono trascorsi infatti oltre quattro decenni, le concorrenti hanno contenuti, design e prezzi all’altezza, ma l’auto di riferimento nel suo segmento è ancora la VW Golf, nella sua ottava edizione.

A cura di Lucio S.

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