Ruf, più che un preparatore è un costruttore di auto, che lega il suo nome a quello di Porsche, realizzando pezzi unici o serie limitate che derivano appunto da modelli della casa di Zuffenhausen. Siamo soliti vedere nascere bolidi con potenze esasperate, utilizzo di carbonio, soluzioni aerodinamiche molto spinte, il tutto finalizzato alla prestazione pura. Questa volta invece RUF ci stupisce con una vettura da rally quasi, o comunque votata al fuoristrada.
Avrebbe dovuto debuttare a Ginevra, ma visto l’annullamento del salone dell’auto più importante d’Europa, eccola in un video, in cui è proprio Alois Ruf a presentarla. Si tratta di una rielaborazione della Porsche 911, che omaggia quella antenata che affrontò il Safari, ma che conquistò anche tre edizione del Monte Carlo dal 1968 al 1970.
L’ESTETICA DA OFFROAD, LA MECCANICA DA RUF
A vederla farà storcere il naso a qualche purista del marchio tedesco, ma come detto è un omaggio ad una delle tante anime di Porsche ed infatti i richiami alle 911 da rally del passato sono evidenti. Partendo dal frontale, contraddistinto da grossi fari fendinebbia sul cofano e dal bullbar che esce dalla parte inferiore per proteggere il muso della Rodeo. L’illuminazione aggiuntiva, a LED, è presente ance sul portapacchi collocato sul tetto, mentre la connotazione da fuoristrada è resa evidente dalla parte inferiore della carrozzeria con protezione in plastica con colorazione a contrasto. Chiude il quadro la piccola pala fissata nella parte posteriore.
Sottopelle però è una RUF vera, con monoscocca in carbonio e soluzioni marcatamente sportive, come il differenziale centrale che consente anche una regolazione manuale per la ripartizione tra asse posteriore e ruote anteriori. Nata come esemplare unico (per ora) destinata ad un cliente texano, il costruttore tedesco afferma che sia stata realizzata anche grazie ai suggerimenti di alcuni suoi clienti famosi, come Bruce Meyer, Phillip Sarofim e Ralph Lauren.