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Sylvain Guintoli: "Ecco cos'è lo short shifting in MotoGP"

VIDEO - Il francese tester della Suzuki in MotoGP, spiega che a volte spremere il motore al limitatore non è la tecnica migliore. Ecco qualche suggerimento per guadagnare tempo in pista senza sforzo

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Sylvain Guintoli sta continuando a mettere a disposizione degli appassionati tutta la propria conoscenza riguardo la guida al limite in pista. In questo video, molto interessante e ben realizzato come gli altri pubblicati fino a questo momento, il simpatico francese si dedica a spiegare al meglio quale sia la tecnica migliore per sfruttare al massimo il motore in pista scegliendo il momento perfetto per cambiare marcia.

Potrà infatti sembrare una banalità, ma scegliere il momento migliore per passare al rapporto successivo è in grado di regalare decimi su decimi al giro, consentendo di recuperare margine in una situazione di guida tutto sommato perfettamente controllabile sia dal pilota più esperto che dall'amatore alle prime armi in circuito.

"Tanti appassionati mi hanno spiegato in cosa consiste la cosiddetta tecnica dello short shifting, il cambio marcia veloce. Se provate a cercare su wikipedia la definizione di questa tecnica, c'è scritto che consiste nel cambiare marcia prima che il motore raggiunga il proprio regime di rotazione massimo. In realtà questa è una definizione corretta sulla carta, ma nella realtà le cose stanno in modo leggermente diverso. Il perché si faccia una cosa del genere è ovvio, serve solo per rendervi più veloci in pista. Il punto è capire in che modo questa tecnica vi permetta di essere più veloci. 

Il concetto di base che si applica nel motorsport e che è valido anche in questo caso, è quello legato al 'less is more', ovvero a volte il meno corrisponde al più. Guardando questi due spezzoni di video che ritraggono un mio giro di pista a Donington, noterete una differenza enorme. Nel primo, esco dall'ultima curva, tiro tutte le marce al limitatore e osservando il video, sembra ci sia tanta azione, sembra che io sia particolarmente veloce.

Nel secondo spezzone invece, utilizzo una tecnica diversa, perché invece di cambiare al limitatore, passo prima al rapporto successivo. Sembro quasi lento, appare come se non stesse accadendo niente in pista. Volete sapere in quale sono più veloce? Nel secondo sono ben mezzo secondo più veloce e stiamo parlando di un singolo rettilineo. 

Questa è la migliore dimostrazione che mentre sei in sella, specialmente se ti trovi su una moto di grossa cilindrata e con molta potenza, è guidare in modo efficiente. Utilizzare questa tecnica va bene a tutti i livelli, anche se siete alle prime armi in pista, perché anche se cambiate marcia 2000. anche 2500 giri prima del limitatore, questo vi permetterà in ogni caso di stare a gas spalancato, di non chiuderlo mai. Giro dopo giro potete tentare di spingervi leggermente oltre, l'importante è tenere sempre la moto stabile ed evitare che inizi ad impennare.

CAMBIARE MARCIA NEL MOMENTO GIUSTO RENDE LA MOTO PIU' STABILE

E' una tecnica davvero perfetta per migliorare in pista in modo graduale, perché se invece spremete il motore al limite ad ogni marcia e siete costretti continuamente a chiudere il gas causando costanti on off, non sarete in grado di mgiliorare realmente. Quando si vuole migliorare, la cosa importante è statre in una zona di sicurezza, in cui avete tutto sotto controllo. E solo dopo potrete spingere più in lato l'asticella. 

Un altro vantaggio che concede questa tecnica è quella di essere in grado di portare maggiore velocità in curva. Me ne sono reso conto per la prima volta nel 2007. Eravamo a Donington ed all'epoca io e Valentino Rossi eravamo entrambi in Yamaha, quindi potevo guardare i suoi dati. All'uscita della curva 1, si vedeva che Valentino metteva le marce tra la terza e la quarta con una velocità impressionante. Sembrava battesse su un tamburo con il cambio, un bam bam immediato, ed era una cosa molto diversa da quello che facevano tutti gli altri.

Ho capito che lo faceva per portare velocità nella curva Hollywood. Il giorno dopo ho provato anche io ad utilizzare questa tecnica ed è stato assolutamente impressionante. Sembrava di trovarsi davanti ad un Dottor Jekyll e Mister Hyde della guida. Passavi immediatamente dal tentare di controllare la derapata del posteriore della moto a trovarti fiondato in velocità dentro la Hollywood, che è una curva velocissima. E' una tecnica che utilizzo ancora oggi in quella curva, perché è facile applicarla su qualsiasi moto e ti permette di trovarti a tuo agio. 

Un altro punto in cui questa tecnica funziona molto bene è quando affronti una curva magari da seconda e la curva apre in uscita portandoti a spalancare il gas in vista del rettilineo. Se in quelle situazioni spingete al limite il motore in seconda, vi ritroverete a controllare una derapata ed avrete a che fare con una moto nervosa. Se invece anticipate la cambiata, la moto resterà molto più gestibile mentre è ancora piegata, vi permetterà di fare tanta strada e soprattutto renderà tutto più sicuro. Vi darà anche maggior grip e vi consentire di non dover cambiare mentre magari la moto è molto piegata. 

Questo in termini di tempo sul giro in pista, è davvero oro, perché è un vantaggio semplice da recuperare in tante situazioni ed è davvero alla portata di chiunque. Non pensate che sia una tecnica difficile da imparare e dedicata solo agli esperti, perché non è affatto così. Cambiare le marce in anticipo in pista può rendere la guida migliore per chiunque e può consentire a tutti di migliorare passo dopo passo". 


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