Mentre ancora non si allenta sul pianeta la stretta del Coronavirus e non c’è alcuna data certa per l’inizio del mondiale c’è chi inizia a preoccuparsi di quando si potrà tornare in pista.
Come ricorderete si era infatti parlato di un test prima del primo Gran Premio, per permettere ai piloti di riabituarsi alla velocità. Non è un problema da poco, ed infatti Dovizioso, che è uno dei piloti più attenti alla preparazione, ha ritirato fuori il problema.
"Non siamo abituati a una pausa così lunga. Fisicamente sarà difficile per tutti: non puoi essere pronto a guidare una MotoGP da subito, così chi saprà come gestire questo problema farà la differenza. Anche mentalmente non sarà facile. Tutto dipenderà da quando potremo tornare in pista, una cosa che al momento non è prevedibile”.
Nei giorni scorsi, parlando di contratti, si sono espressi sia Carlo Pernat che Fausto Gresini, ma anche tutte le altre Case si stanno interrogando sul da farsi, perché se è vero che gli sponsor pagano per il numero di Gran Premi, il compenso dei piloti è solo in parte legato alle gare disputate.
“E’ così. Dipenderà da quando inizieremo a correre e da quanti Gran Premi si faranno. Con un numero accettabile, almeno 10, non cambierà molto. I contratti del mondo delle moto sono diversi dai contratti del calcio. Dovremo vedere come Dorna gestirà la situazione”.