La F.1 avrebbe bisogno di almeno 8 Gran Premi, purché in tre continenti per convalidare il mondiale, la MotoGP addirittura di 13. Questo dicono i contratti, ma di fronte ad una situazione eccezionale riscrivere delle clausole non è impossibile, ma sia Liberty Media che la Dorna stanno ragionando non sul numero minimo di Gran Premi da far disputare, ma sul massimo.
Il motivo è molto semplice: denaro. Le due società, infatti, incassano una svalangata di denaro dai circuiti che organizzano i Gran Premi, grazie spesso a munifici interventi statali.
Non c’è da scandalizzarsi, il motorismo vive di soldi in tutte le sue forme: circuiti, spettatori, sponsor, partner tecnici, tutti versano denaro in varie forme nelle casse di organizzatori e team e questi, a loro volta, reinvestono in sviluppo, ingaggi, personale.
Questo vuol dire che i soldi servono a tutti e che nascondersi dietro ad un dito non serve. Questa è la realtà!
Ma a che punto siamo per quanto riguarda l’organizzazione? Perché un Gran Premio non si tira sù in poche ore.
Proviamo a rispondere ad alcune domande rivelandovi che in questi giorni la Dorna ha parlato a più riprese con team e case ipotizzando scenari diversi. Ecco quali sono.
Si chiacchiera molto, ma si può dire che il motomondiale è a rischio?
Sicuramente i campionati sono a rischio. Del resto se è stato deciso di posporre al 2021 le Olimpiadi di Tokyo, con budget miliardari, evidentemente non era possibile fare altrimenti. Il problema è la pandemia: i Giochi Olimpici, come i Gran Premi, riuniscono persone da ogni parte del mondo e ciò complica non di poco l’organizzazione perché per una nazione fuori dal rischio contagio ce ne sono altre nel loro picco.
Si possono ipotizzare Gran Premi a porte chiuse?
In realtà far disputare le gare senza spettatori risolve un problema, e diminuisce l’impegno organizzativo per quanto riguarda la pianificazione delle vie di accesso ecc, ma il problema di persone provenienti ad ogni parte del mondo - e quindi la necessaria apertura dei confini - rimane. Comunque la Dorna sta pensando di diminuire la capacità generale degli autodromi per evitare l’affollamento. Sinceramente ci sembra una idea poco percorribile e comunque non risolutoria. Non è che 50.000 spettatori invece di 100.000 siano una soluzione, se non per l’organizzatore che può ripagare parte delle spese con il costo del biglietto.
Per aumentare il numero delle gare si potrebbe clonare il format della Superbike: un GP il sabato ed uno alla domenica.
E’ un’idea che è stata proposta, ma sinceramente, a parte il numero, cosa cambierebbe? Si raddoppierebbero solo i rischi di incidenti.
C’è una data certa di inizio del campionato?
Le voci più recenti parlano di un inizio ad agosto: partenza a Brno il 9 agosto o, ancora più probabile, al Red Bull Ring, in Austria il successivo 16 agosto. Dopo rimarrebbe libera una domenica, il 23 agosto, durante la quale recuperare un Gran Premio fra quelli rimandati. Si potrebbe ipotizzare Jerez. Successivamente si correrebbe a Silverstone il 30 agosto con lo spazio - saltata ovviamente ogni vacanza, il 6 settembre per inserire un’altro dei GP posposti: Le Mans? Subito dopo ci sarebbe Misano, il 13. Si potrebbe pensare di inserire il Mugello il 20? Sembra l’ipotesi più probabile. Attualmente in quella data c’è la Superbike a Barcellona, della quale ad onor del vero non si ha alcuna notizia al momento. La SBK, peraltro, avrebbe due gare consecutive con il 27 a Magny Cours in concomitanza con il GP di Aragon, che però potrebbe essere fatto saltare.
Si andrebbe avanti così facendo disputare il maggior numero di gare possibili in Europa, prima di far disputare il fine campionato oltreoceano, con fine entro il 15 dicembre. Prende piede un finale (solo per la MotoGP) a Losail.
Ci saranno disposizioni speciali per questi Gran Premi ai tempi del Covid-19?
Sembra proprio di sì. La Dorna vorrebbe diminuire l’affollamento del paddock per quanto possibile, ecco dunque che si sta discutendo per far arrivare solo le Hospitality della MotoGP. Il tetto di ospiti per team fissato a 20. Una norma, quella di limitare l'accesso alle Hospitality, che non piace alle squadre il cui business si fonda appunto sull’accoglienza degli ospiti, offerta come benefit per gli sponsor, quindi è possibile che salterà.
Dal punto di vista sanitario come ci si regolerebbe?
E’ stata avanzata l’ipotesi dell’obbligo di indossare mascherina e guanti protettivi per tutti. I ‘media scrum’ (i giornalisti ammassati attorno ai piloti) sostituiti con la conferenza tradizionale od altri modi di comunicazione.
A che punto è lo sviluppo di motori ed aerodinamica?
Come è noto lo sviluppo di questi componenti è congelato, ma in Giappone lo sviluppo degli altri componenti, telai ecc, nelle fabbriche sta proseguendo. Sembra però che anche lì arriverà a brevissimo un lockdown.
Nel riquadro rosso le gare che sono o sarebbero posposte od annullate