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Monstrosity: la rinascita di un Ducati Monster 1100 EVO

Il proprietario, Marc Roissetter la trovò abbandonata, ma con un po' di lavoro e tanta passione, ecco cosa è diventata. Una moto, ancora "work in progress"

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Quante volte, mentre cerchiamo un pezzo di ricambio presso qualche sfasciacarrozze vediamo una moto abbandonata. Altre volte, la vediamo in un angolo di garage, anche lì abbandonata, sotto strati di polvere, senza proprietario. Peggio, se è una vecchia gloria a far la ruggine. Una cosa simile è successa ad un istruttore di guida in pista che vive a Yas Marina, negli Emirati Arabi Uniti. La moto, una Ducati Monster 1100 EVO, era abbandonata in una discarica polverosa. Oggi, si chiama Mostrosity, ed è tornata a brillare.

Da naked a cafè racer

Una Ducati Monster 1100 EVO, è una naked, su questo non c'è alcun dubbio. Marc ha invece pensato di trasformarla in una Cafè Racer... da pista. Del resto, l'istruttore era partito con l'idea di custumizzare una Yamaha Virago, moto che però non è importata nel Paese dove vive. E' dunque toccato alla naked di Borgo Panigale ricevere le attenzioni di Marc. Il motore, una volta ricevuto un po' di cure ed una revisionata (aveva qualche problemino alle valvole), si è poi mostrato in perfette condizioni. Ecco perché, per le 40 ore di lavoro dedicate al mezzo, Marc si è poi concentrato su tutto quello che c'era intorno.

Il serbatoio, "rubato" ad una 996

Sicuramente la parte più bella da vedere, è quel serbatoio rubato ad una Ducati 996, particolare che fa così la differenza, insieme al codone che ha visto la realizzazione di un telaietto posteriore dedicato che ora può ospitare solo il pilota. Il telaio reggifaro è stato rivisto, ed il faro stesso, a LED, è un prodotto aftermaket. Tutti i cablaggi sono stati rifatti e riposizionati, mentre cerchi e carrozzeria sono stati completamente rifatti.

Non sono mancate delle migliorie, quali dei filtri sportivi K&N e la centralina aggiuntiva Power Commander 5. Tutto questo ha portato la potenza della Monstruosity ad 80 CV alla ruota. A “frenare” la moto, l'impianto frenante prelevato da una Ducati Multistrada. Il proprietario ha dichiarato che però ha già in mente di modificare lo scarico e le sospensioni. Intanto, già così sembra molto curata ed è più che piacevole allo sguardo, ma soprattutto, non è più ferma e sotto diversi centimetri di polvere.


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