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MERCATO AUTO – I numeri di marzo? Disastro, con un -85,4%

Sono solo 28.300 le auto consegnate, a causa del Coronavirus, ma due marchi hanno il segno +. Quali?

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Il mercato delle auto, “si mette le mani nei capelli”, e siamo solo all'inizio, poiché il mese di marzo qualche numero, anche se pessimo, l'ha fatto. Questo perché i primi giorni erano, per così dire, “normali”. In ogni caso, l'Italia ha fatto peggio della Cina, se vogliamo paragonare i due Paesi più colpiti. In Oriente, il primo mese il calo è stato quantificato in un 80%, mentre noi abbiamo registrato un -85,4%. Sono state infatti consegnate 28.300 auto, contro le 194.302 del marzo 2019. In sostanza, siamo tornati ai numeri degli anni '60.

UNRAE - Tre mesi “no”, ma è solo l'inizio. Occorrono misure

In generale il 2020 per il mercato dell'auto è stato ed è un disastro. E' stato, perché già a Gennaio il calo era di quasi 6 punti percentuali, con un febbraio che già “puzzava di bruciato” a causa del Covid-19. UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), ha già avanzato delle proposte al Governo per cercare di limitare il danno. Il Presidente Michele Crisci ha così dichiarato: "Oggi tutti i settori sono in crisi, ma ci sono settori che hanno una centralità. Ebbene quello dell'auto - considerando l'intera filiera - è uno di questi. Se non si interviene subito si rischia il collasso del sistema".

A questo, ha giustamente aggiunto che il secondo problema sono le persone che lavorano nella produzione, a rischio contagio, e le concessionarie, che rischiano di chiudere perché manca e mancherà la liquidità. L'UNRAE ha proposto due punti fondamentali: l'aggiornamento dell'Ecobonus, aumentando il fondo e rendendo meno restrittive le misure inerenti ai CO2, e la Riforma inerente la fiscalità per le auto aziendali, aumentando il tetto di deducibilità, la quota ammortizzabile e la detraibilità dell'IVA per aziende e professionisti.

Tesla e Aston Martin: il segno è... positivo

In questo scenario a dir poco cupo, per il mese di marzo, a spiccare sono due marchi di nicchia: Tesla e Aston Martin. I dati? +57,62% e 424 unità per la prima (contro le 269 dello scorso anno) e +100% di Aston Martin, che potrà far ridere, ma ha venduto in ogni caso due supercar, contro una soltanto del marzo 2019. L'auto più venduta resta ovviamente la Fiat Panda con 1.188 unità, seguita dalla Renault Clio (806 pezzi) e dalla Dacia Duster (761 immatricolazioni). Chiudono la Top5 la Jeep Renegade (678 unità) e la Volkswagen T-Roc (599 pezzi).

Quanto ai segmenti, le berline dominano con un 39,2% di quota, seguite da crossover e SUV che conquistano un 38,2%. Certo se però aggiungiamo il 12,2% dei fuoristrada, le berline passano al secondo posto. Quanto alle alimentazioni, i benzina detengono il 35,5% del mercato, poco meno dei diesel, a 36,9%. Le ibride raggiungono quota 13,9% (la Suzuki Swift è la più venduta con 416 pezzi) e chiude il restante, l'elettrico, che passa da 622 unità di marzo 2019, alle attuali 926 (la Tesla Model 3 è al primo posto con 358 pezzi.

Passaggi di proprietà a -62,33%

Infine, chiudiamo con il trend negativo dei Passaggi di Proprietà. Sono stati registrati appena 142.230 trasferimenti di proprietà di automobili usate, ovvero un 62,33% in meno rispetto al marzo 2019. Per darvi un termine di paragone, a febbraio ne sono stati registrati 336.634, nonostante fossero già in caldo di un -7,28%.

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