Un nome, una leggenda: Honda Africa Twin è vero sinonimo di viaggio e avventura e unisce generazioni di motociclisti sotto l’Ala Dorata di Tokyo.
Ne è passata di acqua sotto i ponti dal debutto della prima Africa Twin, la XRV650, che si presentò al grande pubblico del Salone di Parigi del 1987, ma l’appeal della adventure giapponese è rimasto identico negli anni, tornando in auge dal 2016, anno di inizio di una nuova era.
Oggi la CRF 1100 L è ancora più maxi: più leggera, più grande, con il bicilindrico parallelo che arriva a 1.084 cc, e più potente e reattiva con i suoi 102 CV e i 105 Nm di coppia massima.
Come funziona
L’evoluzione ha naturalmente riguardato anche il ponte di comando, e dalle tremolanti lancette del tachimetro analogico, la storia trentennale di Africa Twin ha portato sotto il naso dei moto-avventurieri di tutto il mondo un display TFT Touchscreen da 6,5”.
Le mappe disponibili sono: Tour, Urban, Gravel, Off-road e 2 completamente personalizzabili. I parametri che definiscono i diversi riding mode sono: la potenza (P), freno motore (EB) , Traction Control , Anti-Wheelie, ABS e per la versione DCT anche il tasto Gravel (G).
Tutte queste voci compongono anche le impostazioni delle due mappe User 1 e user 2, che possono essere settate a proprio piacimento gestendo anche potenza, freno motore e per la Adventure Sports il precarico e il setting delle sospensioni, tutto accedendo alla voce Modalità di guida nelle Impostazioni.
E se da fermo le informazioni sono accessibili letteralmente con un dito, per accedere al Multi Function Display Africa Twin durante la marcia si può utilizzare il pad del blocchetto sinistro insieme al tasto Pagine. Attraverso questo tasto si accede ad alcune voci del menù, che poi vengono gestite dalla consolle sul lato sinistro del manubrio: qui è presente un pad di selezione destra/sinistra, due interruttori di selezione per navigare in alto e in basso i menù, il pulsante ENT di conferma e il selettore Indietro che riporta alla voce precedente.
A completare il blocchetto sinistro i tasti selezione per la musica in caso di connessione ad Apple Car Play o Bluetooth e il tasto Switch Mie Posizioni che può essere assegnato al Traction Control, all’Anti Wheelie, alla selezione dei Riding Mode o all’interruttore G per la versione DCT.
Sulla destra invece il tasto Function, che insieme al selettore accanto a Pagine permette di regolare l’intensità delle manopole riscaldate, il volume o l’accensione dei DRL.
Tante le opzioni per connettere lo smartphone alla moto: se infatti basta attivare il Bluetooth di qualsiasi telefono e abbinare un auricolare wireless al display dell’Africa Twin per avere musica e avvisi del telefono direttamente nel casco, chi in tasca ha un iPhone può connetterlo via cavo alla moto per avere Apple Car Play e usare le proprie app preferite e il navigatore attraverso il pad o anche con Siri, che viene “chiamata all’ordine” semplicemente tenendo premuto per un secondo il tasto Pagine. E per allenarsi comodamente da casa Honda ha predisposto un simulatore web.
A chi serve
Tanta tecnologia su una moto potrebbe sembrare eccessiva, far storcere il naso a chi vuole rimanere fedele alla tradizione, ma cambia totalmente il modo di concepire la moto.
Tutto è a portata d’occhio, e la sicurezza ringrazia. E nell’era dell’Internet of things un mezzo come la moto non può certo rimanere indietro, quindi chi cerca il comfort di un’auto di ultima generazione dietro il cupolino di una moto ora ha pane per i suoi denti.