Chi adora le vecchie Fiat, ha già la lacrimuccia che scende. Già, Abarth, un marchio di elaborazioni auto che prende il nome da Karl Abarth, personaggio conosciuto nel mondo delle piste e non solo. Nel suo DNA, infatti, scorrevano le corse e le competizioni. Pensiamo all'impresa in sella ad una moto dotata di sidecar, quando sfidò e batté il treno Orient Express coprendo in anticipo i 1.370 km della tratta Vienna – Ostend. Dopo una carriera da pilota, sia di auto che di moto, Karl Abarth e Guido Scagliarini fondano l'azienda il 31 marzo 1949: la Abarth & C.
Cenni storici
La prima vettura prodotta, la 204 A Roadster, derivazione della Fiat 1100, vinse immediatamente il campionato italiano 1100 Sport e quello di Formula 2. In concomitanza alle gare, si iniziarono a produrre i primi kit di elaborazione, nati con lo scopo di migliorare le performance delle auto di serie. In pochi anni l'azienda, aveva numeri più che interessanti: 375 dipendenti ed una produzione di quasi 300.000 marmitte l’anno.
Il marchio? Uno scorpione, ergo, "maneggevole, prestazionale e potente", ma soprattutto piccolo e cattivo, esattamente come le auto da corsa (o viceversa). Tra gli anni '50 ed i '60 il marchio viene identificato come sportivo ovviamente, ed è da quel momento che gli appassionati di elaborazioni non possono più farne a meno!
Abarth oggi
Oggi la Abarth prevede tutta una serie di kit accessori, assistenza e ricambi. Kit composti da scarichi, sospensioni e tutto ciò che desiderate per incrementare le prestazioni delle auto a catalogo, incluse le parti per l'estetica. Al momento sono tre le gamme in produzione: 595, 695 e Serie Speciali. Chiaramente prevedono diversi step di elaborazione, e se siete curiosi qui potete trovare tutto ciò che desiderate.