Gli altri anni, di questi tempi, la Superbike aveva già disputato le prime due gare della stagione. Si parlava dei vincitori, di eventuali sorprese e allo stesso tempo si azzardava anche qualche pronostico per il Campionato. Adesso invece la mente è concentrata sulla salute, a seguito della vicenda legata alla diffusione del COVID-19.
Il Coronavirus ha cambiato le abitudini di ognuno di noi e allo stesso tempo fermato ogni attività sportiva. Per gli appassionati delle due ruote, l’unica consolazione è stata la tappa di Phillip Island dello scorso febbraio, poi lo stop. Tra dubbi e interrogativi, ci si chiede quando ripartirà la stagione, così come da dove?
Una domanda che al momento non ha risposta, semmai tante speranze. Già, perché quelle di Gregorio Lavilla sono rappresentate dalla tappa di Misano del 13-14 giugno. Così aveva detto la scorsa settimana il numero uno del Circus. Al momento la Dorna si è vista costretta rinviare ad agosto la tappa di Assen. Oltre al round del TT, l’Organizzatore è consapevole che un destino simile attende anche Imola e Aragon nella speranza che si accenda il semaforo verde a giugno in Riviera.
Una speranza che potrebbe però svanire ben presto, anche perché lunedì la F1 ha visto il rinvio della gara di Baku in programma il 7 giugno. L’indizio è quindi da non sottovalutare per la Dorna, che potrebbe ritrovarsi a fronteggiare una situazione simile la settimana seguente.
Arrivati a questo punto, in un terreno pieno di dubbi e interrogativi, si potrebbe valutare l’idea legata al mese di luglio quale partenza del Campionato nella migliori delle ipotesi, tenendo ovviamente in considerazione tutte le norme di prevenzione e incrociando le dita riguardo al fatto che la situazione sia rientrata. Ricordiamo che un evento come l’Olimpiade, in programma lo stesso mese, è stato rimandato al 2021.
Calendario alla mano, la prima data da cui ripartire potrebbe diventare quella del 4-5 luglio con la tappa di Donington, a cui segue il weekend dell’1-2 agosto in Germania, mentre un mese più tardi il Portogallo. In questi 60 giorni ci sarebbero però tre gare da recuperare, le quali potrebbero essere spalmate fino al 25 ottobre, termine fissato per la conclusione del Campionato, ma che probabilmente potrebbe essere rivisto, a causa del continuo evolversi della situazione.
Occhio però a eventuali grattacapi, relativi a concomitanze ed eventi nello stesso Paese a poco tempo di distanza. Potrebbe essere il caso dell’Italia, qualora Dorna si ritrovasse a dover recuperare Imola e Misano in un periodo dove a metà settembre c’è già in programma il GP della Riviera di Rimini e San Marino del Motomondiale. Insomma, la questione è più complicata del previsto e per l’Organizzatore il tempo incalza.
C’è infine un altro aspetto da non sottovalutare, legato sempre al calendario. Se in MotoGP siamo abituati da anni a fare i conti con le tripla di ottobre, ovvero le tre gare di seguito, agli addetti ai lavori del paddock SBK, in particolare gli indipendenti, l’idea non sembra stuzzicare più di tanto.
A quanto pare gli ostacoli non sembrano proprio mancare in un momento già tribolato di suo che necessità al più presto una decisione, anche se drastica.