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Voglia di moto e 3.000 euro: ecco cosa comprare

GUIDA ALL'ACQUISTO - Questo è un buon periodo per scegliere con calma la prossima moto usata da acquistare, ecco alcuni consigli per scegliere la migliore per questo budget

Moto - News: Voglia di moto e 3.000 euro: ecco cosa comprare

Bloccati a casa da una situazione che tutti conosciamo perfettamente, una delle attività più in voga tra i motociclisti è la ricerca della prossima due ruote da mettere in garage. Magari il periodo di fermo forzato può aver fatto tornare l'acquolina in bocca a chi la moto non la possiede ancora e deve fare i conti con un budget non elevatissimo.

Poco male, perché con una cifra attorno ai 3.000 euro è oggi possibile mettersi in garage fior di moto, tutte dotate di caratteristiche di prim'ordine ed in grado di strappare più di un sorriso nel casco. Abbiamo pensato di condensare in questo articolo quelle che secondo noi sono le migliori esponenti per i principali segmenti di mercato e tutte hanno un fattore in comune, ovvero che attualmente costano poco. 

Scegliete quella che secondo voi è più adatta alle vostre esigenze e seguite un solo consiglio quando acquistate una moto usata. Per quanto il precedente proprietario possa rincuorarvi con frasi del tipo "l'ho trattata come una figlia", la prima cosa da fare prima di utilizzare il vostro nuovo acquisto sarà sempre andare in un'officina affidabile, far fare una buona verifica della moto e sostituire gomme, olio e magari dare uno sguardo accurato allo stato dei freni. Su queste cose, non risparmiate mai. 

La sportiva 4 cilindri- Kawasaki ZX-10 R 2004/2005

Una moto che ha lanciato nuovamente la Casa di Akashi tra i giganti. Le Ninja 900 erano ormai arrivate ad avere il fiato cortissimo e per quanto la versione del 2003 fosse un bel passo in avanti, era davvero arrivato il momento di una rivoluzione. E la rivoluzione aveva le forme della ZX-10R, una moto spigolosa nelle forme e nell’anima, con una linea che richiamava in modo abbastanza spudorato la ZX-RR impegnata in MotoGP a tentare di sfidare ad armi pari le altre tre sorelle giapponesi. 

KAWASAKI ZX-10 R 2004, HULK SU DUE RUOTE

La ZX-10R del 2004 era forza bruta allo stato puro, un condensato di cattiveria su due ruote ed una moto capace di intimidire chiunque avesse il fegato di lanciare il motore verso le zone davvero alte del contagiri. In realtà la fama di moto al limite del pericolosa fu alimentata anche da alcune leggende metropolitane, di quelle che si possono contare a decine raccontate al bar sul passo. In realtà la Ninja era si cattiva, ma anche un splendida sportiva quando non si cercava di spingere in modo esagerato. L’erogazione della potenza era più che lineare e la ciclistica agilissima e nervosa a ritmi da arresto su strada, era in realtà un’ottima compagna di viaggio quando i ritmi erano più umani. 

Resta però una belva a cui dare del lei ed in alcuni esemplari è bene controllare la tenuta del telaio. Quella che in realtà non era affatto una leggenda riguarda proprio la cedevolezza di questo in un determinato intervallo. Nel caso decidiate per l’acquisto, verificare con cura l’esemplare su cui volete allungare i vostri sporchi artigli da biker, e non fatevi ingannare da una carena in perfette condizioni e soprattutto non fatevi ipnotizzare dal verde acido che vi fa sognare di poter diventare dei moderni Hulk su due ruote. La quotazione per questa moto è abbastanza bassa al momento ed è facile portarsi a casa un buon esemplare per una cifra tra i 3.500 ed i 4.000 euro. 

La sportiva 2 cilindri - Ducati 999 2003/2004

La 999 ha avuto una sola unica ed enorme sfortuna, ovvero di essere la moto designata a succedere a sua Maestà 916. Il design senza tempo ideato dal maestro Massimo Tamburini era ormai arrivato alla fine del suo ciclo nel 2002 e l’eredità doveva essere raccolta da Pierre Terblanche. Le strade da seguire erano fondamentalmente due, ovvero tentare di modernizzare il design della 916 (declinata poi anche in 996 e 998) oppure intraprendere una strada completamente diversa. La scelta fu proprio questa, ovvero rompere con il passato ed incamminarsi verso un sentiero particolarmente irto di pericoli.

DUCATI 999, LA VERSIONE 2005 E' PIU' ACCATTIVANTE

Questa decisione ci ha consegnato una moto che probabilmente non è mai piaciuta a tutti da ferma, ma ha fatto innamorare molti una volta in sella. Perché la 999 era una moto dannatamente equilibrata, con una buona potenza ed motore moderno sotto tutti i punti di vista. Molto più facile e comoda della moto di cui raccoglieva il testimone, la 999 metteva sul piatto una ciclistica sincera che pur restando profondamente Ducati nel DNA, regalava una facilità di guida propria della concorrenza giapponese dell’epoca, unita ad un rigore sconosciuto alle rivali con gli occhi a mandorla. 

La seconda serie, quella del 2005 e 2006 ricevette alcuni ritocchi tecnici ed estetici molto importanti, come il cambiamento dl design del capolino e l’adozione del poderoso forcellone a capriata rovesciata. Oggi però il modello davvero appetibile sul mercato dell’usato è quello del 2003/2004, che in alcuni casi può essere portato a casa a cifre davvero ridicole considerata la qualità del mezzo. Come tutte le Ducati, se decidete di acquistarne una occhio a non imbattervi in una moto che è stata strapazzata in pista e poi rivestita con le carene originali che magari si presentano senza un graffio. Date uno sguardo ai registri di regolazione di mono e forcella. Eccessivi segni di usura, possono indicarvi di trovarvi davanti ad una moto su cui è stato smanettato parecchio.

Quanto dovete pagarla? Per un esemplare di 999 standard del 2003 si può anche spendere sui 3.000 euro, perché al momento la moto è abbastanza ‘sottoquotata’. Diverso il discorso per le versioni S dotate di sospensioni ohlins, ed anche per i modelli del biennio 2005/2006, che sembrano mantenere leggermente meglio il prezzo. 

La Sport Tourer - Honda VFR 800 V-Tec 2003/2006

La V4 di Tokyo raggiunse con la versione del 2003 una completa maturazione, abbinando ad una meccanica sofisticata ed equilibrata delle linee molto filanti ed in grado di colpire. Il doppio scarico sotto la sella sembrava disegnato dal vento ed il musetto affusolato risulta attuale a distanza di quasi venti anni. La VFR 800 univa doti da buona sportiva ad un grande comfort di marcia. Una via di mezzo indovinata, una delle poche moto in cui riescono a coesistere due anime in modo abbastanza naturale.

HONDA VFR 800 V-TEC, TECNOLOGIA ED ELEGANZA

Il sistema V-Tec, con l’apertura di due delle quattro valvole solo superato un determinato regime di rotazione, regala quasi una sensazione da turbo quando entra in funzione. Oggi verrebbe etichettato senza mezzi termini come un difetto, come mancanza di linearità di erogazione. In realtà all’epoca rappresentava in modo perfetto il punto in cui la VFR si toglieva la maschera da moto tuttofare per sfidare le sportive sul loro terreno di caccia. Di certo non è mai stata una belva da pista, ma sul un buon misto veloce la sincerità della sua ciclistica e la buona schiena del motore le hanno sempre consentito di tenere un buon passo.  E’ una moto che può essere scelta per chi sa di dover percorrere molti chilometri, magari anche nell’uso quotidiano casa ufficio, per poi non disdegnare la sparata con gli amici verso il classico caffè in cima al passo. Poliedrica, eccome come si può definire questa moto.

Il prezzo attualmente è davvero molto basso e per esemplari ben tenuti si può spendere anche meno di 3.000, che per le grandi qualità di questa moto rappresentano un vero affare. 

La naked sportiva - Aprilia Tuono 1000 2002/2004

Se cercate una naked sportiva con componenti di qualità e tanta grinta la scelta non può che ricadere sulla prima Tuono, che derivava in modo strettissimo dalla sportiva RSV ma poteva contare su alcune modifiche in grado di renderla molto più divertente su strada senza perdere efficacia quando si inizia a fare sul serio. La posizione di guida non è infatti l’unica differenza tra le due moto di Noale, che avevano anche una diversa rapportata ed un’erogazione della potenza rivista. 

APRILIA TUONO 1000 R, CATTIVA COME POCHE

La Tuono oggi è enormemente deprezzata ed è possibile portarsi a casa con pochi soldi una versione R, dotata di sospensioni Ohlins, cerchi OZ e tanto carbonio. La qualità costruttiva delle moto di Noale in quel periodo non era esattamente eccelsa, quindi c’è da tenere d’occhio parecchie cosette prima di completare l’acquisto, perché qualsiasi motociclista può farsi ipnotizzare dal giallo delle Ohlins senza notare che la forcella ha i paraoli da sostituire. Come pure un cerchio OZ blue può distogliere l’attenzione da qualche problema alla ruota libera, un vero classico per il motore Rotax che equipaggia la Tuono. 

Se trovate la moto giusta, sappiate che state per portarvi a casa un mezzo cattivo, pronto a ruggire e per nulla incline a passeggiare. Ma che ha anche qualche difetto! Perché parliamoci chiaro, se volete una moto sportiva, ve ne frega poco di questi ‘difettucci’ e sarete propensi a definirli caratteristiche. 

Il prezzo? Per una versione base della Tuono è possibile spendere anche sotto 2.000 euro, mentre puntando alla più esclusiva R (anche più delicata) dovete aggiungere dai 500 ai 1.500 euro al prezzo. 

La media enduro - Suzuki V-Strom 650

Equilibrio totale, ecco come può essere definita qualsiasi versione della V-Strom. Il motore 650 che equipaggia l’enduro di Hamamatsu è semplicemente immortale. Si narrano leggende di motociclisti che ci hanno percorso più di 300.000 chilometri e non stentiamo a crederlo, perché si parla di una unità più che collaudata. 

SUZUKI V-STROM 650, PUOI FARCI TUTTO E COSTA POCO

La V-Strom è stata molto spesso definita come la più polivalente della sua categoria, magari poco incline all’enduro (per non dire zero) ma adatta per la stragrande maggioranza degli utenti. Facile e comoda, la media mette sul piatto tanto comfort e concretezza, il tutto condensato in un pacchetto esteticamente gradevole. Il mercato in questo segmento è molto ricco di proposte, ma la scelta migliore potrebbe essere la Suzuki perché offre a parità di prezzo con alcune concorrenti un pacchetto tecnico superiore.

Diffusissima, è davvero facile trovare un esemplare in buone condizioni soprattutto perché tante V-Strom sono state acquistate da professionisti che magari le hanno utilizzate solo per il tragitto casa-lavoro. Potreste imbattervi in esemplari perfettamente tenuti e con pochi chilometri, e magari appartenuti anche ad una sola persona. Dal punto di vista tecnico le verifiche da fare sono davvero poche, la V-Strom è una sorta di carro armato a due ruote. Non fatevi intimidire neanche da eventuali segni di caduta da fermo, perché questa moto è stata scelta molto spesso proprio come prima moto, per cui spesso è stata in mano ad inesperti ed una caduta da fermo può far parte del curriculum di parecchi esemplari. 

La V-Strom è in produzione dal 2004, ma con un budget di 3.000 euro si può puntare a qualche esemplare tra il 2008 ed il 2009. Dal punto di vista tecnico non ha ricevuto troppi aggiornamenti negli anni e siccome attualmente è venduta a prezzi davvero interessanti vi consigliamo di prendere il vostro tempo per valutare parecchi esemplari prima di scegliere. Il mercato è dalla vostra parte.  

La naked dal gusto Classic - Kawasaki ZRX 1100 & 1200

In questo periodo le Naked dall’aspetto retrò sono particolarmente di moda, e sul mercato ci sono esemplari davvero interessanti di moto appartenenti a questo segmento disponibili ad un budget non eccessivo. La ZRX 1100 e 1200 è la muscolosissima Naked di Kawasaki che riprende le linee delle moto utilizzate nella SBK prima maniera da piloti come Eddie Lawson

KAWASAKI ZRX 1200, LA LAWSON REPLICA E' SPETTACOLARE

Grossa, cattiva e senza leziosità inutili. La ZRX è un concentrato di testosterone su due ruote, l’estetica è costruita totalmente attorno al prepotente 4 cilindri in linea, che unito ad un forcellone posteriore dal design davvero particolare restituisce un’immagine di grande impatto. Non è una sportiva con cui guidare d’attacco, ma non è nemmeno corretto etichettarla come una paciosa e lenta moto senza qualità dinamiche di rilievo. E’ maschia anche nella guida, esattamente come nell’aspetto estetico. Il peso non è di certo da record, ma il vantaggio di tanta graniticità (passateci la licenza) è un avantreno preciso che vi permette di tenere un bel ritmo anche sul medio veloce. 

Occhio alle staccate, questa moto era leggendaria per gli spazi di arresto degni di un Boeing, ma chi sale in sella ad una ZRX probabilmente non vuole una moto con cui doversi attaccare ai rappresentati del calendario intero alla staccata della San Donato. 

Per i prezzi c’è una certa differenza tra gli esemplari 1100 e la sua evoluzione 1200, e poi ci sono da considerare le declinazioni S ed R. La R replica Lawson è davvero un bel pezzo di meccanica, ma le quotazioni sono anche molto elevate, mentre una 1100 di fine anni 90’ può essere portata a casa con meno di 2.000 euro. La soluzione migliore? Le 1200 S hanno anche il cupolino più protettivo, che però toglie molta identità a questa moto, quindi ci sentiamo di consigliarvi di indirizzarvi verso una versione standard. 

Alcune moto disponibili sul mercato in Italia hanno parecchi chilometri, ma stiamo parlando di un propulsore più che collaudato ed assolutamente solidissimo, quindi non c'è da temere per la tenuta da questo punto di vista. 

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