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MotoGP, Quartararo: "In Qatar potevo vincere, correrei anche a porte chiuse"

"Dopo la pole di Jerez tutti hanno iniziato a guardarmi diversamente, spero che Rossi continui. Nei test sono stato veloce, In casa divento matto"

MotoGP: Quartararo:

Se c’era un pilota ansioso di cominciare la stagione 2020, quello era Fabio Quartararo. Dopo una stagione da rookie incredibile infatti il francese voleva alzare l’asticella, e magari puntare al titolo di Marc Marquez. Invece no almeno per ora, dato che la situazione attuale ha costretto Fabio a tenere spenta la propria M1.

Sono ad Andorra e sto bene. La mia non è una quarantena vera e propria, ma provo a stare il più possibile in casa, faccio allenamento tutti i giorni qui, esco giusto per comprare qualcosa da mangiare. E’ dura stare in casa… sto diventando matto (ride ndr)”, ha risposto a Sandro Donato Grosso di Sky.

Fabio ha ovviamente voglia di cominciare, ma non fa previsioni su quando potrà realmente farlo.

“Pensavo di iniziare a Jerez come altri ma la situazione è più difficile rispetto a due settimane fa. Per me l'importante è fare più gare possibili per rendere valido il Campionato: se dobbiamo fare 15 gare di seguito va bene anche a porte chiuse, se Dorna ce lo chiedesse, ma mi dispiacerebbe per i fan che dovrebbero guardare le gare in tv, logicamente preferirei correre davanti ai tifosi".

L’amaro in bocca per questa falsa partenza rimane, specie dopo le ottime cose mostrate nei test pre stagionali.

“Dopo i test del Qatar ero davvero soddisfatto: è stata la volta che mi sono sentito meglio sulla Yamaha M1. Abbiamo fatto sei giorni con la nuova moto e con un motore che non era nuovo al 100%, allora ho pensato che al via del Mondiale, dove tutti partiamo con un motore punzonato con zero chilometri, potevo essere protagonista. Il mio passo era incredibile e potevo lottare per il podio. La prima vittoria? Il Qatar poteva essere l’occasione giusta ma anche Jerez, Le Mans, Barcellona ed Assen”.

Il francese fa per un attimo un passo indietro, ripensando ai momenti topici della sua prima stagione in MotoGP.

“Mi ricordo bene quando mi sono presentato da rookie ai test della Malesia e non andavo neanche  tanto forte ad essere sincero. Poi è stato tutto un crescendo d'interesse, e quando a Jerez ho fatto la pole ho capito che piloti ed addetti ai lavori mi guardavano diversamente. In quel momento hanno probabilmente hanno iniziato a considerarmi come uno che poteva vincere una gara, non solo andare a punti. Devo ringraziare la mia famiglia in tutto ciò, che mi è sempre stata vicino specie nelle annate più dure come il 2016 ed il 2017”.

Infine il “Diablo” riflette sulla situazione di Jorge Lorenzo, che nei giorni scorsi ha lasciato un 2% di possibilità sul suo ritorno, e su quella di Valentino Rossi.

"Ho un bel rapporto con Jorge. Vorrei vederlo più volte in pista come wild card, non solo a Barcellona: Per me è più un tester che ci aiuta nello sviluppo più che un avversario in qualche gara, spero che Yamaha gli faccia fare più test ma rimarrei sorpreso se dovesse tornare per tutta la stagione. Rossi? E’ stato un onore fare una stagione con lui, spero rimanga in MotoGP”.


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