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Eicma: dimissioni in blocco del CdA per “ pressioni di Confindustria"

Nonostante un 2019 da record per il fatturato i vertici lasciano prima della scadenza: “Costretti malgrado il momento difficile”

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Non sembra esserci pace per l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori, che dopo le vicissitudini del 2019, con la presidenza reclamata da più parti e gli scontri interni, ora deve fronteggiare una nuova accusa, legata forse a doppio filo ai veleni del recente passato. Le dimissioni in blocco del Consiglio d’Amministrazione di Eicma, ente organizzatore del Salone di Milano.

Prima del tempo

A lasciare l’incarico sono stati l’ex presidente Ancma, Andrea Dell’Orto, Corrado Capelli, Vito Cicchetti, Alfio Morone e Giovanni Castiglioni che, attraverso un comunicato, hanno motivato la decisione di “rinunciare al proprio incarico prima della scadenza del termine per consentire, con spirito di servizio e responsabilità, ai nuovi vertici del socio unico - Confindustria ANCMA, Associazione Nazionale Cicli Motocicli Accessori - di operare secondo i propri intenti, con l’auspicio che anche con la nuova linea strategica venga preservato il valore dell’evento espositivo”.

Il gruppo di consiglieri ha spigato come la “Decisione, questa, presa con estremo rammarico e con altrettanto sacrificio, e all'esito dell'insistenza e delle ripetute pressioni esercitate dai nuovi vertici di Confindustria ANCMA, perché mai come in questo traumatico e difficile momento che si sta consumando a livello internazionale e con le profonde incertezze che gravano sul futuro, avremmo voluto proseguire nell'adempimento dei nostri doveri, al fine di tenere ben saldo il timone di EICMA con altrettanto spirito di responsabilità, assumendocene sì, ancora una volta, gli oneri, ma garantendo anche quella continuità che da imprenditori riteniamo indispensabile per non lasciarsi travolgere dagli eventi soprattutto in fasi così concitate e critiche a livello mondiale. Purtroppo ravvisiamo l’impossibilità di proseguire”.

Eicma, 2019 da record

La notizia delle dimissioni è contestuale all’uscita del Progetto Bilancio 2019, che incornicia l’ultima edizione del Salone di Milano come un evento in forte crescita: ben 21% in più rispetto all’esercizio di bilancio (e quindi all’edizione) precedente, e con un fatturato raggiunto di 17.009.448 euro.

Da primato anche l’utile registrato con l’ultima edizione, pari a 774.279 euro.

Oggi – si chiude la nota – possiamo affermare con orgoglio e senza tema di smentita di essere
ancora più attrattivi, competitivi e imprescindibili per il nostro settore. Auguriamo pertanto aConfindustria ANCMA e chi costituirà il nuovo board di EICMA S.p.A. buon lavoro e i migliori successi, certi che sapranno preservare e tutelare il valore della struttura, della società e di un evento internazionale sinonimo di eccellenza del Made in Italy”.

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