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SBK, Davies: con Redding non può finire come con Bautista

In Australia Scott ha messo Chaz all’angolo, il 2020 non sembra per il momento aver mutato il rapporto tra il gallese e la V4 con un rinnovo che rischia di diventare un interrogativo

SBK: Davies: con Redding non può finire come con Bautista

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In questi giorni non è certamente cosa facile parlare di sport. Ci sono infatti temi di primaria importanza, che riguardano la tutela della salute di ognuno di noi. La vicenda legata alla diffusione del COVID-19 ha infatti cambiato le abitudini di ognuno di noi e inevitabilmente è ricaduta anche sugli eventi sportivi.

La Serie A è ferma fino al 3 di aprile e lo stesso discorso vale per i Campionati di basket e pallavolo, giusto per fare qualche esempio. Noi appassionati dei motori dovremo attendere ancora a lungo prima di vedere le moto tornare a sfrecciare in pista, nonostante in queste settimane Dorna abbia pubblicato innumerevoli calendari per poi smentirli e modificarli poche ore dopo.

Ad oggi l’unica consolazione ci è stata data dal weekend di Losail di Moto2 e Moto3, preceduto una settimana prima dal round di Phillip Island. In Australia i protagonisti delle derivate ci hanno fatto divertire con gare combattute e decise soltanto all’ultimo metro, a tal punto da avere ben tre vincitori diversi. Di più non si poteva certo desiderare!

Tra i tanti temi di interesse c’era poi il debutto di Scott Redding, che in sella alla Ducati V4 ha messo in cassaforte ben tre terzi posti di fila. Non male quindi come avvio quello del britannico, capace di oscurare il proprio compagno di squadra. In tutte e tre le gare Chaz Davies è sempre arrivato dietro, anche se in Gara 2 è riuscito a contenere per certi versi il distacco.

Per il numero sette il 2020 non è quindi iniziato nel migliore dei modi, anche se bisogna sottolineare che la pista di Phillip Island, che esalta lo stile scorrevole, non si adatta certo alle qualità di Davies. Sta di fatto che in questo anno la posta in palio per Chaz è davvero alta. Già, perché il 2019 ha messo non poco a dura prova il portacolori Aruba, chiamato a fare i conti con una moto lontana da quelle che erano le sue qualità, a tal punto da non essere riuscito a cucirsela addosso.

Il confronto della passata stagione con Bautista si è rivelato infatti impietoso per Chaz, tanto da essere costretto a fare da spettatore nell’ammirare le vittorie del compagno. Un copione che sicuramente non potrà ripetersi con Scott Redding in un Campionato dove tiene banco anche il rinnovo contrattuale.

Già, perché a fine 2020 Chaz va in scadenza e di conseguenza sarà necessario incontrarsi con Ducati per capire quale strada seguire. L’obiettivo del gallese è senza dubbio quello di rimanere in Rosso e lo stesso discorso vale anche per la Casa di Borgo Panigale. Molto però dipenderà da quella che sarà la competitività di Chaz in sella alla V4. Già, perché vederlo impegnato nel ruolo di seconda guida non è proprio ciò che squadra e pilota stesso si aspetterebbero, perché controproducente.      

    

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