L’amarezza è grande. Già, perché Michael Ruben Rinaldi sognava di regalare al team GoEleven una domenica da incorniciare, invece ci ha pensato Leon Haslam a mandare in fumo le ambizioni del romagnolo, costretto ad alzare bandiera bianca a Phillip Island.
Il portacolori Ducati è stato infatti centrato dal britannico alla curva 10, finendo entrambi a terra. Morale della favola: gara finita e tanto, tantissimo rammarico.
“Peccato sia finita così – ha commentato Michael – ero partito per Gara 2 con tantissima fiducia, soprattutto viste le condizioni meteo. La temperatura si era alzata e questo era un aspetto importante, dato che mi avrebbe consentito di soffrire meno rispetto al sabato, dove ero riuscito a essere veloce”.
La sua è stata una gara col coltello tra i denti, fino a quando Haslam l’ha centrato.
“Leon è andato oltre il limite e anche la direzione gara si è accorta di questa cosa. Haslam ha avuto lo stesso problema di Bautista al mattino, ovvero che non gli è entrata la marcia ed è rimasto in folle. Dispiace tantissimo per quanto accaduto, ma alla fine è venuto a scusarsi per la sua manovra”.
Ci si chiede come sarebbe potuta finire la gara del portacolori Go Eleven.
“Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ma di sicuro avevo il passo per stare con Davies. In quel momento, prima di cadere, ero infatti vicino a Baz e di conseguenza potevo arrivare a giocarmi le prime cinque posizioni”.