Non sarà stato la fotocopia di quello, perfetto, dello scorso anno, ma il weekend australiano di Alvaro Bautista può comunque essere visto in modo positivo. Il pilota Honda aveva predicato calma e zero aspettative sul suo primo fine settimana di gara in sella alla CBR1000 RR-R dichiarando di sperare solo in un incremento della percentuale di sviluppo della moto.
“Ho raggiunto il 30% dello sviluppo che mi ero posto come obiettivo, mi fa piacere che ve ne siate ricordati – ci ha detto Alvaro subito dopo Gara 2 - siamo all’inizio del progetto e dobbiamo imparare ancora molte cose. Io comunque credo che questo sia stato un weekend importante in cui abbiamo fatto tante cose positive. Devo ringraziare Honda perché crede in me e mi supporta. Non è semplice fare una moto nuova e vincere subito, specialmente con un pilota che arriva da un'altra moto con un motore differente”.
Abbiamo detto del weekend perfetto di Bautista a Phillip Island dodici mesi fa. Un fine settimana che si va a contrapporre con i risultati in gara di questo 2020 sia di Alvaro che di quella che fu la sua moto, la Ducati Panigale V4-R che ha raggiunto solo il terzo posto come risultato massimo. c’è da domandarsi se Alvaro, sia stupito di non vedere la Ducati sul gradino più alto del podio qui a Phillip Island.
“No, non direi” ci ha detto Bautista con un sorriso, “No Alvaro on the bike…” ovvero “Se non c’è Alvaro sulla moto…” ha esclamato a mo’ di battuta qualche giornalista straniero strappando una risata un po’ a tutti.
C’è comunque da dire che la Ducati è stata protagonista di un weekend davvero importante grazie alle tre terze posizioni di Scott Redding, secondo in classifica mondiale, e alla bella rimonta di Davies, da 15° a 5° in Gara 2.
Questa che domenica è stata per te, Alvaro?
“Un po’ complicata, ma tutto sommato direi che è stata una giornata positiva. Ho raccolto molti dati per la squadra in condizioni di aderenza molto differenti”.
In queste condizioni così diverse e complicate ti sei sentito meglio al mattino o al pomeriggio?
“Stamattina non mi sentivo male ma sono caduto ma non penso che avrei potuto lottare per le posizioni importanti. Sono caduto perché ho provato ad andare più forte e ho perso l’anteriore, è stata una caduta veloce ma non è in alcun modo legata a qualche problema sulla moto”.
Durante Gara 2, invece, sei sembrato più vicino ai primi.
“Le condizioni erano veramente pessime ed infatti i tempi sono stati molto alti, come in una gara di Supersport. Per questo motivo il gruppo dei primi era molto ampio ma io ho sofferto molto con l’anteriore, non avevo aderenza e la gomma scivolava in tutte le curve perché la mia velocità era troppo bassa e la moto iniziava a muoversi molto”.
Audio raccolto da Riccardo Guglielmetti