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SBK, Redding: “Rea? Io sono nato per combattere”

“La gara di sabato sarà la cosa più semplice della settimana. La Panigale V4? Ora mi trovo bene ed è più facile rispetto alla MotoGP”

SBK: Redding: “Rea? Io sono nato per combattere”

È senza dubbio uno dei grandi attesi. Stiamo ovviamente parlando di Scott Redding, che in sella alla Ducati V4 non dovrà fare rimpiangere l’addio di Alvaro Bautista alla Casa tricolore. Nell’ultima giornata di test, il portacolori Aruba ha chiuso al quarto posto ma le sensazioni si sono rivelate incoraggianti.

Nonostante i quasi quattro decimi incassati dalla vetta, Scott fa trapelare fiducia dal proprio volto.

“Alla fine di questa giornata il bilancio è positivo – ha esordito – siamo riusciti a chiudere il divario dai piloti più veloci e a migliorare le sensazioni che avevamo con gli avvallamenti. Personalmente sono felice, perché alla fine di questo test mi trovo bene con la Panigale V4. Abbiamo inoltre lavorato sul passo, trovando quella fiducia che volevo”.

Non è mancato però un piccolo fuoriprogramma al britannico nel corso del martedì pomeriggio.

“Purtroppo ho perso l’anteriore alla curva undici e sono finito a terra. In quel tratto credo di aver spinto più del dovuto e ho perso l’anteriore. È stata colpa mia, non certo della moto”.

Redding non ha tempo di pensare al passato, dal momento che la sua mente è focalizzata già sul weekend.

“La gara sarà la cosa più facile per me – ha svelato - il più grande problema è forse la ricerca del giro secco. Ovviamente per Gara 1 e quelle seguenti dovrò capire il deterioramento degli pneumatici, anche se so di essere nella migliore posizione per sabato”.

L’attesa non manca, in particolare per un eventuale duello con Rea.

“Io sono nato per combattere – ha avvisato -  di sicuro voglio provare a vincere, come ogni altro pilota. Forse la Superpole Race sarà la più problematica, dato che i miei avversari rischieranno di più nei dieci giri a disposizione”.  

Intanto una mezza sfida Scott già l’ha vinta, mettendo dietro il proprio compagno.

“Il primo obiettivo è ovviamente quello di essere il più veloce all’interno del team. Io però voglio pensare soltanto a me stesso, senza guardare gli altri”.

L’ultima battuta riguarda infine la differenza che ha trovato tra la Ducati MotoGP e quella SBK qua a Phillip Island.

La Panigale V4 è più facile da guidare e la trovo stabile. Per quanto riguarda invece il meteo, correre a febbraio ti consente di avere delle condizioni migliori e più semplici rispetto all’autunno quando c’è molto vento. Per il resto la pista mi piace, ma devo cercare di essere meno aggressivo, in particolare per quanto l’usura degli pneumatici”.

 

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