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La crisi Honda ed i problemi di Marquez cambiano la faccia alla MotoGP

Pernat e Scalera parlano degli ultimi test pre-campionato. Losail ci ha mostrato per la prima volta nuovi valori in campo: Yamaha e Suzuki favorite assieme a Ducati mentre l'HRC sta faticando

MotoGP: La crisi Honda ed i problemi di Marquez cambiano la faccia alla MotoGP

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“Il fatto più importante di questi ultimi test pre-campionato è stato la Honda e di Marquez che a Sepang è andata bene ed invece a Losail ha costretto l’HRC a tornare alla moto del 2019.

E’ uno dei momenti più difficili della Honda, questo. Il pilota non è a posto e la moto è difficile da guidare con il rischio di cadere. Poi il Qatar non è un circuito da test, le prove si fanno a Sepang e a Jerez. In Qatar si fa il setup della gara. E’ molto strano ma così è. Tutto è nato dall’inseguimento della Honda alla potenza della Ducati. E i tanti problemi che si sono creati sono stati mascherati da Marquez, che però ha preso un sacco di botte in terra.

Per questo io la Honda sul podio a Losail non la vedo. La concorrenza si è fatta agguerrita, soprattutto da parte della Yamaha. Hanno preso i piloti giusti…e. attenzione anche a Morbidelli che sta crescendo molto e potrebbe essere una sorpresa del mondiale. Lo dico adesso. Significa essere sempre fra primi. Lo vedo molto costante. E di lui stiamo  parlando poco.

Per quanto riguarda la Yamaha, è la moto più guidabile da sempre. Ha sempre avuto 20 cv in meno di Honda e Ducati ma ha una ciclistica magnifica. Sulla velocità è ancora indietroIl problema è che è vero che il pilota fa una parte di differenza, ma su certe piste come Losail, Mugello e Barcellona paga dazio.

Io guardo alla gara e a Locali secondo me la favorita rimane Ducati. Nonostante la gomma che la fa tribolare e fa tribolare anche la Honda. Hanno una velocità pazzesca e Gigi Dall’Igna ha lavorato bene come al solito, anticipando tutti.

Tutto è nato dal desiderio di battere i giapponesi sui punti dove finora questi non avevano lavorato. Gigi li ha anticipati gli altri costringendo gli avversari ad inseguirli.

Il problema per loro, da sempre è la scelta e la gestione dei piloti. Chi prendi? chi mandi via? E’ il loro principale difetto.

E’ vero che in questo momento Marquez non è in forma ma anche la sua moto non è a posto. Mentre la Suzuki ha fatto un passo in avanti, ma ha gli stessi problemi della Yamaha. Manovrabilità contro potenza. E’ una scelta.

Bisognerà vedere l’importanza delle gomme quest’anno. Io non ci vedo assolutamente del dolo nel fare una gomma più performante. Una casa come la Michelin deve lavorare per dare sempre più aderenza alle gomme. Ogni anno ‘aiuti’ uno o l’altro. Capita l’anno in cui va bene una moto oppure  l’altra. Per me sono da 10 e lode. Gli faccio un applauso. La Michelin ha lavorato veramente bene per evitare gare di attesa con volatone finale negli ultimi giri.

Ora si vedrà la capacità dei tecnici e dei piloti di lavorare sulla messa a punto per quel tipo di gomma. E anche i piloti dovranno metterci la loro parte ed adattarsi nella guida.

Come ho detto io vedo due Ducati ed una Yamaha sul podio. Le sorprese saranno Morbidelli e Miller, quindi come seconda Ducati ci metto Miller.

Dico la verità: Marquez si giocherà comunque il podio, ci mancherebbe altro, ma al 50% secondo me ne rimarrà fuori, Lo dico ora, potrei sbagliarmi.

Parlando di Valentino Rossi, invece, si vede che in questo momento fa fatica, ma non è perso. Nelle prove non ha mai fatto bene. Io credo che sarà fra i primi cinque a Losail. Certo è in difficoltà, gli anni pesano. Fa parte del gioco. Ce la metterà tutta perché lui il prossimo anno vorrà correre.

Io penso che gara dopo gara gli vorrà sempre più voglia di continuare. Se arriverà settimo o pattavo allora, sì, aspetterà la pausa per decidere ma penso che continuerà”.

 

Ascolta questo audio nel Podcast di GPOne

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