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MotoGP, Bagnaia: "Il nuovo dispositivo 'holeshot'? Semplice da usare ed utile"

"Ti permette di aprire meglio il gas ed aiuta in uscita, ma usarlo deve ancora diventare un automatismo". Miller controcorrente: "Ti aiuta ma non è facile da usare, già devi fare tante cose in sella"

MotoGP: Bagnaia: "Il nuovo dispositivo 'holeshot'? Semplice da usare ed utile"

Il secondo giorno di test si è concluso, ed in casa Ducati Pramac si può sorridere. Il lavoro in entrambi i lati del box si è concentrato prettamente sul passo gara in ottica primo round stagionale, ma Pecco Bagnaia è riuscito anche ad issarsi al quinto posto in classifica, mentre Jack Miller ha chiuso la giornata in 15° piazza, a circa un secondo e mezzo dalla vetta. L’azzurro può dunque dirsi soddisfatto a fine giornata, sia per il lavoro svolto che per il risultato.

Ho fatto un buon giro veloce – spiega Pecco – tra l’altro senza la quantità di benzina classica per un attacco al tempo, ed in generale le cose sono andate meglio di ieri. Ho lavorato molto sulla costanza in relazione alle gomme: ho fatto una lunga uscita con la morbida ma non mi sono trovato bene, a causa degli eccessivi movimenti sul posteriore, mentre con la media ho girato un secondo più veloce di passo rispetto a ieri. Credo che questa sia la “Mia” gomma”.

La novità più importante in casa Ducati è certamente il dispositivo per bloccare e sbloccare il mono posteriore della moto, che Pecco commenta così.

“E’ molto facile da usare. Il problema magari può essere il fatto che stai guidando una MotoGP a certe velocità, e la distanza tra una curva e l’altra è sempre poca. Ho iniziato ad usare questa soluzione qui e non in Malesia, perché serve tempo per capirlo: certamente ti aiuta ad aprire il gas ed in uscita di curva. Per Jack probabilmente è già automatico usarlo dato che lo utilizza dall’anno scorso, per me lo diventerà e penso di usarlo in gara”.

Tornando all’aspetto personale, Bagnaia riflette sul suo inverno, e lancia la sfida in vista della stagione.

“Al momento credo di stare guidando meglio la moto rispetto all’anno scorso, quando ho faticato tanto viste anche le cadute che mi hanno fatto perdere confidenza. Quest’anno sono partito con una mentalità più “fresca” e più pronta, mi sento bene e sono cresciuto tanto già in Malesia. C’è da lavorare ovviamente – conclude - ma anche oggi ho fatto un passo avanti e mi sto avvicinando ai migliori”.

Miller: “La moto maggiormente migliorata in termini di velocità massima è l'Aprilia”

Jack Miller dal canto suo non si lascia ovviamente scoraggiare dalla posizione in classifica, ben cosciente di stare preparando il terreno per il debutto stagionale. “Oggi mi sono concentrato sul passo - apre - cercando di capire la nuova moto in tutti gli aspetti. Penso di essere a buon punto, i tempi arrivano con relativa facilità anche dopo diversi giri quindi sono fiducioso in ottica gara”.

Il problema principale resta legato alle gomme, che sembrano proprio non piacere all’australiano.

“Ho provato la media come fatto ieri, ma la sensazione è che sia troppo dura, così come la morbida sembra troppo morbida. Domani continuerò a provarle, devo capire tramite delle uscite lunghe quale possa essere adatta per la gara”.

Anche Miller dice la sua sul nuovo dispositivo Ducati, smentendo in qualche modo Bagnaia.

“Non è semplice da usare, specialmente nel weekend di gara, dato che ci sono tante cose da fare in sella. Non è difficile comunque, io l’ho usato a Phillip Island l’anno scorso e senza dubbio ti aiuta. Nel complesso credo che la moto sia ad un buon livello, stiamo mettendo tanti giri a referto e le risposte sono positive spesso e volentieri: difficile fare un passo avanti importante da un anno all’altro, ma stiamo migliorando specie in ottica gara”.

In conclusione il tema diventa la velocità massima delle varie moto, e Jack rivela chi secondo lui ha compiuto il miglioramento più marcato.

“La velocità di punta l’abbiamo sempre avuta e l’abbiamo mantenuta. Honda ha fatto un passo avanti in termini di velocità di punta, mentre Yamaha e Suzuki ancora sono indietro, specie la seconda. La casa che ha fatto il passo avanti più grande sotto questo aspetto credo sia Aprilia”.

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