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SBK, Bautista: “Per battere Rea bisogna sbagliare meno”

ESCLUSIVA - “I tempi che avete visto nei test non corrispondono al nostro potenziale. Il mio obiettivo è rendela la CBR più docile”

SBK: Bautista: “Per battere Rea bisogna sbagliare meno”

Anno nuovo, moto nuova, pilota nuovo. Un 2020 all’insegna delle novità per la Honda, che ha scelto di affidare la CBR 1000 RR-R di ultima evoluzione ad Alvaro Bautista e Leon Haslam. Non manca di sicuro la curiosità nei confronti dello spagnolo, che dopo un solo anno in Ducati ha pensato bene di accettare la proposta della Casa dell’Ala Dorata.

In Giappone il titolo manca dal 2007 e Bautista ha un compito di quelli ad altissimo coefficiente di difficoltà contro un Rea che domina da cinque anni a questa parte. Vietato però farsi prendere dall’ansia, perché il numero 19 ha avuto modo di studiare il rivale.

“È senza dubbio una sensazione speciale iniziare questa avventura con la Honda – ha esordito lo spagnolo – quando la HRC mi ha fatto la proposta, ho accettato perché questa Casa è una garanzia. Tutti noi sappiamo bene quale sia il valore del team e quanto ha vinto questa squadra nella storia. Non parlo solo di Superbike, anche se il titolo manca da alcuni anni, ma mi riferisco a tutte quelle altre competizioni motoristiche dove Honda è coinvolta”.

Alvaro, riparti dai test di gennaio. In quell’occasione hai faticato a tenere il passo degli avversari. C’è da preoccuparsi?

No, i risultati dei test non corrispondono al nostro potenziale. Anche lo scorso anno, con la Ducati, ero distante dai primi. Con la Honda stiamo lavorando un passo alla volta, consapevoli che la CBR 1000 RR-R, così come la squadra e il team sono nuovi. La priorità è quella di trovare innanzitutto le giuste sensazioni in sella alla moto, poi una volta che hai una base solida puoi iniziare a spingere sull’acceleratore”.

Quali sono i punti di forza della CBR 1000 RR-R?

“La moto ha un grandissimo potenziale, in particolare per quanto riguarda il carattere del motore. Quello rappresenta una certezza, anche se ci sono alcune componenti su cui concentrarsi. Con la squadra ho parlato chiaro e qualora le mie richieste dovessero essere completamente soddisfatte, sono convinto che potremo dire la nostra”.

Qual è l’aspetto che più ti ha messo in difficoltà?

“Non ce n’è uno in particolare. A volte credo che la moto sia un po’ troppo rigida, di conseguenza devi cercare di renderla più docile. Come ho detto questa è un’avventura nuova per me, dato che passo da un motore V4 a uno in linea. A parte ciò sono consapevole che col lavoro del gruppo possiamo puntare in alto”.

Il primo esame è Phillip Island.

“Come tutti gli altri piloti andrò in Australia per lottare per il podio e provare a vincere. Saranno fondamentali i test di lunedì e martedì per capire a che punto siamo”.

Sulla tua strada ritroverai nuovamente Rea, uno che negli ultimi cinque anni ha commesso un solo errore in pista, sbagliando meno di Marquez.

“Purtroppo per me è vera questa cosa. Johnny ha la grande capacità di gestire al meglio ogni tipo di situazione ed essere costante, ma dentro di me ho la convinzione che è possibile batterlo, dato che ci sono già riuscito lo scorso anno. Per farlo, non bisogna fare errori. Cercherò di sfruttare l'esperienza della scorsa stagione, perchè non si deve solo essere veloci, bisogna anche sbagliare meno”.

Alvaro, ultima battuta: la Honda ha fatto la storia nel mondo delle corse, c’è un pilota che ammiri o da cui vorresti prendere spunto?

“Certo! È Doohan, penso servano poche parole per descrivere il suo valore”.

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