Tu sei qui

SBK, Redding: “Voglio una Ducati nervosa, che non mi annoi”

Parla Scott: “Le cose tranquille non mi piacciono e questo è il mio spirito nella vita e in pista. Col successo nel BSB ho fatto ricredere migliaia di persone”

SBK: Redding: “Voglio una Ducati nervosa, che non mi annoi”

È senza dubbio uno dei piloti più attesi di questa stagione 2020. Stiamo ovviamente parlando di Scott Redding, chiamato a raccogliere il testimone lasciato da Alvaro Bautista. Dopo la separazione dallo spagnolo, la Casa di Borgo Panigale non ha avuto il minimo dubbio nel proporre la sella della Panigale V4 al campione in carica del BSB.

In Patria Scott ha saputo rilanciarsi, tanto che il trionfo nel British è stato il trampolino ideale per sbarcare nel Mondiale. E pensare che dopo la MotoGP aveva addirittura pensato di dedicarsi alla boxe, invece: “Quando sono arrivato nel BSB avevo l’obbligo di vincere – ha ricordato  in occasione della presentazione del team– e alla fine il mio successo ha fatto ricredere migliaia di persone, che non avrebbero puntato su di me. In Superbike farò di tutto per essere competitivo, dando il 110% in sella alla moto. Se basterà per vincere il Mondiale sarò contento, in caso contrario lo sarò lo stesso qualora arrivassi all’ultima gara con il titolo ancora in palio”.

Oltre ai rivali, su tutti Rea, c’è poi il discorso legato alla moto. Come ben sappiamo, nel Mondiale Redding si ritrova a guidare una Ducati per certi versi distante rispetto a quella a cui era abituato nel BSB. Un aspetto determinante è infatti la presenza dell’elettronica. Proprio sul tema è interessante quanto detto dal pilota: “Con la squadra sto cercando di trovare la giusta competitività in sella alla moto e questo è l’obiettivo – ha commentato – dentro di me voglio una Ducati nervosa, che ricalchi quello che è il mio spirito, in pista e fuori. Insomma, che non mi annoi. Sono un pilota che ama cavalcare le moto con quello che è il mio stile aggressivo e duro, d’altronde sono cresciuto così”.

Infine, la sua mente, è già rivolta a Phillip Island: “Non so se vincerò o meno in Australia – ha ammesso – la cosa che so è che andrò là con la consapevolezza di poter lottare per la vittoria. Di questo ne sono sicuro. Phillip Island mi ha negato un Mondiale,  ma il tracciato è di quelli che mi piace e sono fiducioso”. 


Articoli che potrebbero interessarti