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MotoGP, Brivio: "Rossi fuori dal team ufficiale? Yamaha mi ha stupito"

Il team manager Suzuki: "con Rins e Mir siamo molto vicini per il rinnovo. In squadra non c'è un numero 1 e cercheremo di puntare al titolo"

MotoGP: Brivio:

Davide Brivio è un manager di lungo corso e conosce bene la MotoGP, oltre che la Yamaha. Ci sono cose, però che ancora riesco a stupirlo, come la decisione della Casa di Iwata di mettere da parte Valentino Rossi dal 2021, preferendogli Vinales e Quartararo.

Non era una situazione facile da gestire, detto questo: sì, mi ha stupito” ammette Brivio alla presentazione del team Suzuki, nel circuito di Sepang. Per fortuna, sono problemi che non lo riguardano direttamente, anche se, magari, il Dottore potrebbe bussare alla sua porta.

Una domanda folle: e se Valentino venisse a chiederti due Suzuki per lui e il fratello?

Non credo sia possibile. La nostra idea è quella di avere una squadra satellite nel 2022. Mi fate questa domanda e non so più cosa rispondervi (ride). Il nostro programma è partire nel 2022, dovremo anche cercare una squadra. Ci servirebbero più dati e un aiuto, ma bisognerà aspettare”.

Intanto ci sono i contratti da firmare con i piloti per il prossimo biennio. Sei in ritardo?

Più che in ritardo, siamo rilassati. Stiamo parlando con entrambi i piloti e la situazione è tranquilla, loro sono contenti di rimanere con noi e il nostro obiettivo è quello di tenerli. Penso si tratti solo di sistemare qualche dettaglio, come è chiaro già da tempo, il nostro obiettivo è quello di rinnovare con Alex e Joan”.

Non temi un assalto Ducati?

Mi sembra che le volontà siano chiare da entrambe le parti, posso dire che manca solo di formalizzarle. Per ora sono tranquillo”.

Hai già un’idea dei tempi per l’annuncio ufficiale?

Lo faremo quando saremo pronti, non abbiamo fretta. Non penso prima del campionato, non perché ci siano dei dubbi ma perché il processo interno ha i suoi tempi”.

Partite con un pilota numero 1 all’interno della squadra?

No, sono entrambi allo stesso livello. Chiaramente Alex ha un po’ più di esperienza, ma questo non significa che ci sia un numero 1, vorremmo che lo fossero entrambi, che si stimolassero l’uno con l’altro. Il nuovo materiale sarà a disposizione di tutti e due”.

E se i pareri fossero contrastanti?

Premetto una cosa: noi pensiamo di avere un buon pacchetto e stiamo cercando di migliorarlo. Abbiamo diverse cose da provare, se qualcuna non andasse bene la metteremo da parte e andremo avanti. Se una parte piace a un solo pilota, potrà usarla comunque. È già successo lo scorso anno, Mir ha usato una versione di telaio che a Rins non piaceva. Joan ci ha richiesto una posizione in sella diversa e avrà un nuovo serbatoio, se poi vorrà provarlo anche Alex non ci saranno problemi. La cosa più difficile è la scelta del motore, perché deve essere uguale per entrambi i piloti, ma per fortuna è piaciuto a entrambi, quindi abbiamo risolto il problema (ride)”.

Solo voi e Yamaha siete rimasti fedeli al 4 cilindri in linea.

Il motore 2020 è un’evoluzione di quello dello scorso anno, abbiamo cercato maggiori potenza e velocità massima. La difficoltà è di non compromettere quello che c’era già di buono, trovare cavalli non è un problema per i progettisti ma poi la moto potrebbe andare peggio”.

Quest’anno vi basterà vincere delle gare o volete lottare per il titolo?

Dobbiamo cercare di migliorare costantemente. Sappiamo di avere avversari molto forti e agguerriti, Marquez prima di tutti, però noi ci proveremo. Partiremo cercando di lottare per il titolo, come tutti”.


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