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MotoGP, Lorenzo e Aprilia infiammano Sepang: non chiamatelo 'shakedown'

La 3 giorni riservata ai collaudatori che partirà domenica sarà ricca di novità: il ritorno di Jorge sulla Yamaha, la nuova RS-GP e ci sarà anche Alex Marquez

MotoGP: Lorenzo e Aprilia infiammano Sepang: non chiamatelo 'shakedown'

C’era una volta lo shakedown, un semplice riscaldamento per preparare il campo ai piloti veri. Qualche giorno per verificare che le moto non avessero problemi, lontani da riflettori e con collaudatori dagli impronunciabili nomi giapponesi. Cancellate questa visione dalla mente, i primi 3 giorni di Sepang, riservati ai tester, saranno un antipasto così ricco da rivaleggiare con la portata principale.

Si inizierà domenica, 2 febbraio, e si andrà avanti fino a martedì e il circuito malese ospiterà tante novità e nomi importanti.

Jorge Lorenzo e Yamaha: a volte ritornano

Fu Stoner qualche anno fa a inaugurare il corse dei tester di lusso, Pedrosa ne è un altro esempio, Lorenzo l’ultimo caso. Solo il nome di Jorge accanto a quello della Yamaha è un motivo sufficiente per contare i minuti che mancano all’inizio dei test.

Il maiorchino, come fece Valentino a suo tempo, ha trovato un approdo sicuro al vecchio molo dopo avere girovagato per acque agitare prima in Ducati e poi in Honda. Domenica salirà, dopo tre anni, nuovamente sulla M1, la moto con cui ha vinto 3 titoli in MotoGP, l’ultimo meno di 5 anni fa.

Come sia andata l’avventura in Honda non c’è bisogno di ricordarlo e Lorenzo, a pochi mesi dall’annuncio del suo ritiro, vuole tornare a divertirsi. Con meno pressione, ma con il desiderio di mettersi alla prova su una moto che conosce come le sue tasche. Sulla Yamaha potrà togliersi dalla mente i dubbi accumulati lo scorso anno e capire se avrà ancora la voglia di correre. Perché, come recita il comunicato stampa, wild card per il momento non sono previste ma nemmeno escluse.

Migliore soluzione per lui non c’era e neanche per la Casa di Iwata, che si è aggiudicata il migliore collaudatore sulla piazza.

Logicamente, Lorenzo alzerà il livello dello shakedown. Senza nulla togliere a Pirro o a Bradl, e tantomeno a Pedrosa, il maiorchino sarà la star dei test e tutti dovranno fare i conti con lui. I riferimenti di quei tre giorni potranno già dire molto, in attesa dell’arrivo dei piloti ufficiali.

Aprilia: una rivoluzione a 90°

Jorge, però, non sarà l’unico motivo di interesse. Logicamente la curiosità è per vedere le nuove moto in pista dopo gli ultimi ritocchi invernali, ma una in particolare avrà tutti gli occhi puntati addosso. Parliamo di Aprilia, che ha rivoluzionato la sua RS-GP.

Innanzitutto l’angolo fra i cilindri è aumentato, arrivando ai 90°, standard ormai in MotoGP con Ducati e Honda che adottano da tempo questa soluzione. La moto è stata poi completamente ridisegnata: più piccola e leggera, dicono le indiscrezione, e si spera anche più veloce.

Non ci potrà essere Iannone a provarla, che attende di presentarsi davanti alla Corte Disciplinare Internazionale della FIM il 4 febbraio, l’ultimo giorno di prove riservato ai collaudatori. Andrea volerà poi in Malesia, con la speranza che i giudici accolgano le sue difese.

Toccherà quindi ad Aleix Espargarò (potrà provare anche nello shakedown godendo l’Aprilia delle concessioni) e Bradley Smith portare al debutto la RS-GP della svolta. Essendo la prima volta assoluta in pista della moto, ci saranno molte prove da fare, le prestazioni assolute non saranno l’obiettivo principale, ma questi 6 giorni a Sepang potranno già dire molto a piloti e ingegneri.

In pista c’è anche Marquez, ma Alex

Con il cambio regolamentare voluto dalla Dorna (e anticipato di un anno rispetto al previsto) anche i debuttanti potranno sfruttare i 3 giorni di prove riservati ai collaudatori. Fra tutti, il più interessante sarà Alex Marquez, che si è guadagnato una Honda ufficiale in squadra con il fratello.

Un cognome come il suo può essere molto ingombrante e dividere il box con il dominatore indiscusso della MotoGP non fa che peggiorare le cose. Alex avrà così 2 giorni (il 4 febbraio è in programma la presentazione della squadra a Giacarta) per lavorare senza pressione o troppi occhi ad osservarlo.

Il suo obiettivo è quello di progredire un passo dopo l’altro, cercando di percorrere la propria strada cercando di evitare le pressioni. Facile a dirsi, ma difficile a farsi e qualche giorno in più di prove non possono che giovare a questo proposito.

Naturalmente, ci saranno molte altre novità e Gigi Dall’Igna ci ha ormai abituato a qualche ‘diavoleria’ sulla Ducati durante le prove.

GPOne sarà presente da domenica con i suoi inviati, per raccontarvi tutti i retroscena e svelare qualche segreto. Il 2020 sta per iniziare e promette tante novità.

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