È il martedì della Honda e si tratta di un dominio a tutti gli effetti. Già perché la Casa dell’Ala Dorata brilla con ben tre CRF450 davanti a tutti. Merito soprattutto di Ricky Brabec, protagonista indiscusso della terza tappa, quella che vedeva i piloti impegnati nell’anello di Neom. Lo statunitense si è dimostrato semplicemente impeccabile, prendendo da subito in mano la leadership della prova, per poi chiuderla in bellezza grazie al crono di 4 ore 8 minuti e 23 secondi.
Tanto per non farsi mancare nulla, l’americano diventa il nuovo leader della Dakar, precedendo il compagno di squadra, ovvero il cileno Ignacio Cornejo, quest’oggi secondo al termine della prova con ben nove minuti di ritardo. A completare il tridente HRC ci ha pensato Joan Barreda. Dopo la caduta del lunedì, lo spagnolo ha pensato bene di affilare le armi, piuttosto che arrendersi, riuscendo a portare la propria moto in terza posizione.
In casa Honda non potevano quindi aspettarsi di più da questa terza prova del RAID, dal momento che i primi tre della speciale sono gli stessi dell’assoluta. A questi si aggiunge anche Kevin Benavides con l'altra CRF450.
Chi stamani all’alba è scattato davanti a tutti non ha certo avuto vita semplice. È il caso di Ross Branch, vincitore della tappa del lunedì. Il pilota africano è stato vittima di una caduta nel corso delle prime fasi, arrivando a fine prova con oltre un’ora e mezza di ritardo dalla vetta. Più grave invece la caduta rimediata da Van Beveren, il quale si è fratturato la clavicola. Per lui la Dakar finisce dopo soli tre giorni.
Martedì amaro anche per Sam Sunderland, in grande difficoltà in sella alla propria KTM, a tal punto da dover incassare quasi 40 minuti di gap. E che dire di Toby Price, che a causa di un errore nel calcolo della rotta, giunge all’arrivo con 35 minuti di ritardo. L’australiano è dodicesimo nella prova odierna, preceduto per l’occasione dal primo degli italiani, ovvero Jacopo Cerutti, il quale è riuscito a ripartire dopo le difficoltà del lunedì. Soltanto settimo Quintanilla alle spalle di Matthias Walkner, mentre 20^ Laia Sanz.