Nubifragi, bandiere rosse, cadute, safety car. Difficilmente verrà dimenticata questa prima volta del Mondiale Endurance a Sepang. Una 8 Ore che ha visto inizialmente la pioggia rimandare il via, a tal punto da dover attendere le ore 11 italiane. In seguito, una volta scattati in regime di safety car, non sono mancati i colpi di scena, dettati delle cadute.
La prima, clamorosa, è stata quella che ha registrato il tamponamento di Mike Di Meglio ai danni della Yamaha di Michael van der Mark, che come ben sappiamo scattava dalla pole position grazie a Franco Morbidelli. L’inconveniente è costato caro al team SIC Sepang, che davanti al pubblico di casa voleva recitare la parte di protagonista, invece si è ritrovato fuori dai giochi dopo nemmeno 20 minuti dalla partenza.
Nonostante il tamponamento, Di Meglio è stato in grado ripartire, gestendo la leadership della corsa. Visto l’ampio vantaggio, il francese sembrava avere il successo in mano, ma a poco più di un’ora dal termine eccolo finire clamorosamente a terra. L’errore del transalpino costa caro alla Honda FCC TSR, che una volta rientrata in pista è lontana dalla testa della gara ben tre giri.
In questa centrifuga di colpi di scena, chi mostra di avere i nervi ben saldi è la Yamaha del team YART con Niccolò Canepa. Semplicemente spettacolare il pilota ligure, che si mostra freddo e cinico, gestendo alla perfezione tutta la situazione, tanto da regalare alla propria squadra un successo memorabile assieme ai compagni Broc Parkes e Karel Hanika. Peccato solo che abbia fatto tutto Niccolò con la R1, rimasto in pista a sfidare la pioggia e i rivali, per poi uscirne vincitore.
Nel giorno in cui la Yamaha della squadra svizzera YART festeggia il successo, quella del team Sepang Racing non va oltre il settimo posto. Niente da fare quindi per Franco Morbidelli e compagni, su cui ha pesato in maniera evidente la caduta di van der Mark causata da Di Meglio.
Sul podio di Sepang spicca in seconda posizione la Honda Asia-Dream Racing con Zaidi Muhammad Zaqhwan, Mas Izdihar Andi Farid e Somkiat Chantra. Il tridente della squadra asiatica mette quindi una pezza alla debacle di FCC TSR, soltanto 13^ al traguardo, mentre a chiudere le prime tre posizioni c’è la BMW ufficiale con l’ex SBK Reiterbger, affiancato per l’occasione da Mykhalchyk.
In ottica Mondiale, la Suzuki SERT continua a guardare tutti dall’alto, nonostante il quinto posto di Sepang alle spalle della Yamaha del team Moto AIN. Giù il cappello di fronte alla prestazione del team francese, che oltre ad essere quarta assoluto conquista il successo nella categoria Stock. Non male come risultato per Roberto Rolfo, che assieme a Mulhauser e Clere hanno tenuto alti i colori della propria squadra.
Nella top ten anche la Ducati, presente in Malesia con la V4 in veste ufficiale grazie al team ERC e a De Puniet.