Il team Petronas non aveva mai pensato di entrare in MotoGP in punta di piedi, ma nemmeno credeva che il suo ingresso nella classe regina potesse rimescolare a tal punto le carte. Invece la squadra malese, grazie soprattutto alle prestazioni di Fabio Quartararo, si è inserita immediatamente fra i big del motomondiale.
Va bene essere ottimisti, ma né il Team Principal Razlan Razali, né il Team Director Johan Stigefelt pensavano di ottenere così tanto al primo colpo. Quartarato non solo è stato il miglior debuttante dell’anno, ma anche il migliore pilota di una squadra satellite e il team Petronas, grazie anche i piazzamenti di Franco Morbidelli, è stato la migliore squadra indipendente dell’anno.
"Non ci avrei mai creduto se qualcuno mi avesse detto in anticipo i risultati che avremmo ottenuto nel nostro primo anno - ammette Razlan - Non ce li aspettavamo e abbiamo iniziato la stagione affidandoci a Franco per l'obiettivo che ci eravamo prefissati per lui all'inizio dell'anno. Per lui era quello di essere tra i primi 6 in campionato, per Fabio di essere Rookie of the Year. Non ci aspettavamo affatto di fare quello che abbiamo fatto come squadra e di fare in modo che i piloti, soprattutto Fabio, andassero così bene. Siamo estremamente soddisfatti di quest’anno, perché è stata una stagione da favola".
La MotoGP è un campionato difficile, ma il team Petronas ha dimostrato di poterne fare parte senza problemi. Si è affidato alla Yamaha e la scelta ha pagato.
"E' stata una curva di apprendimento ripida, ma abbiamo avuto un enorme supporto da parte di Yamaha, sia dal punto di vista commerciale che tecnico - ha sottolineato Razali - In Yamaha sono molto soddisfatti di quello che abbiamo fatto e siamo molto contenti del supporto che ci hanno dato. Ci sembra di essere non solo un cliente ma anche un partner, e stiamo contribuendo allo sviluppo le moto per il 2020".
Infatti è già ora di pensare al prossimo anno e l’obiettivo di ogni squadra è quello di migliorare. Non sarà semplice riuscirci, ma i boss del team Petronas hanno le idee molto chiare.
“Partendo nel 2019 così, come abbiamo fatto, la pressione per il 2020 c’è - interviene Johan Stigefelt - Questa stagione è stata una luna di miele, ma ora dobbiamo essere all'altezza dei nostri risultati e della nostra immagine. Dobbiamo mantenere il team felice e sorridente. Sarà una sfida più grande, ma siamo pronti ad affrontarla. Abbiamo posto l’asticella in alto, ma l'obiettivo sarà quella di alzarla ancora di più. Tutti in squadra sono competitivi e vogliono fare meglio, nessuno sarà contento finché non riusciremo a soddisfare le nostre aspettative”.