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MotoGP, Rossi: "Il problema alla M1 2020? Un pezzo da un euro, come sempre"

"Ho dovuto usare la Yamaha standard ma non è stato un problema e ho migliorato il setup. Il test sulla Mercedes di Hamilton? Sarà una figata!"

MotoGP: Rossi: "Il problema alla M1 2020? Un pezzo da un euro, come sempre"

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Non è andato tutto nel verso giusto oggi per Valentino, che ha dovuto a fare a meno del prototipo 2020. La sua moto “si è ammutolita, come si dice in perfetto italiano” (ha scherzato il Dottore) a bordo pista e ha potuto risalirci solo a fine turno per qualche giro. Così non ha potuto continuare a usare il nuovo motore e si è concentrato su esperimenti sull’assetto.

Valentino, innanzitutto che problema ha avuto la M1 2020?

Si è rotto un pezzo da un euro, si dice sempre così ed è la spiegazione ufficiale (ride). Scherzi a parte, si è trattato di un cavo.

Questo ti ha costretto a cambiare il programma dei test?

Alla fine è cambiato poco. Le due cose importanti erano provare la nuova M1 e lavorare sull’assetto, una cosa che abbiamo potuto fare anche con la moto standard. Inoltre serviva una comparazione dopo avere usato ieri soprattutto la nuova Yamaha”.

Sei 9° alla fine della giornata, significa che non è andato tutto bene?

Al contrario, non ho guidato bene nel giro secco ma sono riuscito a tenere un buon passo, anche con le gomme usate. Quest’anno non eravamo mai riusciti a trovare il setting giusto per me, sono sempre stato in difficoltà. Ieri eravamo riusciti a fare un piccolo passo in avanti e oggi è andata ancora meglio. Sono contento del lavoro fatto”.

Merito anche del nuovo capotecnico David Munoz?

Mi sono trovato bene con lui, me lo aspettavo perché conoscevo già il suo carattere. Ora serve tempo, a tutti per arrivare al giusto affiatamento e a lui per conoscere meglio la moto. Dobbiamo lavorare, logicamente l’obiettivo è essere più veloci di quest’anno e faremo di tutti per riuscirci”.

L’obiettivo era essere più veloci in rettilineo, Vinales ha detto che non lo siete ancora a sufficienza.

L’obiettivo non era essere più veloci, ma meno lenti (ride). Siamo migliorati, ma la strada da fare è ancora lungo. Dobbiamo continuare lungo questa direzione”.

Questo è la 3ª evoluzione del motore, quante ne servirebbero ancora?

“Credo 7! (ride) Non lo so, ma Yamaha sta lavorando molto e spero in un ulteriore passo in avanti”.



Il telaio invece è già promosso?

È un po’ diverso dall’attuale, stiamo cercando di avere maggiore aderenza. L’ho provato solamente ieri, non sembra andare male ma anche le gomme cambieranno il prossimo anno e ho trovato le nuove Michelin migliori, più costanti”.

Per il verdetto finale dovremo aspettare i test della prossima settimana a Jerez?

Saranno importanti, perché è una pista simile ad altri circuiti come disegno e serve a chiarire le idee. Anche per quelle prove avrò una moto vecchia e una nuova per continuare le comparazioni”.

A Valencia ritornerai il 9 dicembre, per guidare la Mercedes F1 di Hamilton.

Sarà molto bello, ma dovremo essere fortunati con il meteo. Non vedo l’ora, una Formula 1 è uno dei mezzi più interessanti da guidare. Inoltre ci sarà Lewis, sarà una figata”.

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