Alex Marquez difficilmente si sarebbe aspettato appena pochi giorni fa di dover commentare assieme ai giornalisti il suo primo test da pilota MotoGP. La decisione di Jorge Lorenzo di mettere la parola fine alla propria carriera da pilota, ha però spalancato ad Alex le porte del paradiso. Certo, per alcuni non si tratta esattamente di un paradiso, quanto piuttosto di un potenziale inferno, perché c'è da sottolineare che Alex aveva mille ragioni per temere questo debutto in MotoGP.
Si parla infatti della categoria più difficile del mondiale, in sella ad una moto poco amichevole nei confronti dei Rookie, il tutto condito dalla presenza nell'altra metà del box di un certo Marc Marquez, che oltre ad essere il vero rullo compressore della categoria è anche il fratello di Alex. Gli ingredienti per un potenziale disastro ci sono in effetti tutti, eppure Alex ha affrontato questa prima prova con grande maturità, senza esagerazioni, affrontando l'inizio di questo cammino, che sarà senza dubbio lungo e complesso, con calma e determinazione.
Oggi Alex ha incrociato le proprie traiettorie con quelle di Marc, il che gli ha probabilmente permesso di farsi un'idea ancora più precisa di quanto possa essere lungo il suo percorso.
"Non ho potuto osservare Marc per molto tempo. Io non devo imparare solo da lui"
"Mi sono ritrovato con Marc due volte in pista - ha raccontato Alex - ma per adesso è davvero difficile restare con lui. In alcune curve perdevo, mentre altre le facevo bene. Non ho potuto osservare Marc per molto tempo. Io non devo imparare solo da lui, ma da tutti e questo posso farlo solo cercando di osservare in pista tutti i piloti che posso".
"Paragonare a Marc? Cercherò di ispirarmi, ma devo creare il mio stile di guida"
Non prendi quindi Marc come metro di paragone assoluto.
"Di certo mi dovrò paragonare a Marc come ad ogni altro pilota. So che devo migliorare, che devo imparare tanto da Marc, da Cal e da Taka. Ognuno di questi piloti ha dei punti molto forti e per quanto Marc stia guidando questa moto nel modo migliore possibile, io cercherò di ispirarmi ma anche di creare il mio stile di guida giro dopo giro, tentando di avvicinarmi sempre di più al top".
"La Honda? E' più facile di quantoi mi aspettassi"
Come hai trovato questa Honda? E' così difficile?
"Devo dire che la moto è più facile di quanto mi aspettassi. Specialmente per quanto riguarda la posizione di guida, temevo di non trovarmi bene. Invece non è andata così, anche se da questo punto di vista si possono ancora fare dei passi in avanti per renderla più confortevole per me in sella. Non saprei definirla una moto facile o difficile, credo che prima di farlo devo avvicinarmi di più al limite. Al momento tutto mi sembra funzionare, ma per esprimermi davvero devo prima trovare il limite".
"Ho fatto tantri giri da stancarmi a fine giornata: dovrò lavorare anche sul fisico"
Sei soddisfatto in ogni caso di questa prima sessione?
"Sono abbastanza felice, ho fatto dei passi in avanti rispetto a ieri e giro dopo giro sto capendo sempre di più come funziona questa moto. Sotto alcuni aspetti ho ancora tanto da dover imparare e migliorare, ma almeno oggi ho fatto molti giri, imparando anche ad usare bene le gomme con tanti giri. Ne ho fatti tanti da stancarmi verso fine giornata, il che è positivo perché ho capito quanto dovrò lavorare in inverno anche dal punto di vista fisico oltre che per quanto riguarda il mio stile di guida".
"Devo essere più costante sul passo, restare concentrato e trovare il ritmo"
Arriverai a Jerez più preparato.
"Penso di avere abbastanza informazioni in vista di Jerez ed ora non vedo l’ora di andare lì e salire sulla moto, anche perché oggi mi sono davvero divertito. La cosa importante sarà restare concentrati, cercare di trovare il ritmo e migliorare passo dopo passo senza eccessi. Per ora i primi passi sono buoni, in questa fase sto cercando di rendere simili tutti i giri, perché adesso non riesco ad essere molto costante da questo punto di vista. Secondo me già a Jerez potrò tentare di essere un pelo più veloce, però non credo che sia questo il punto più importante in questo momento".
Come ti senti dal punto di vista fisico?
"Dopo il test di Jerez dovrò concentrarmi molto per migliorare dal punto di vista fisico. Da oggi fino a quel test ho solo pochi giorni e non riuscirò ad essere perfettamente in forma quanto servirebbe per una MotoGP. Però cercherò di essere concentrato al 100%".
"In MotoGP non è solo questione di forza"
Già adesso però tu ti alleni con Marc. Cambierà molto il tuo approccio?
"Secondo me quando sali su una moto nuova e tanto diversa è normale che devi cambiare qualcosa nell’allenamento, ma non è solo una questione di forza. Qui devi anche essere molto fluido. Di certo dovrò aumentare anche il lavoro sulle braccia, sulle spalle, perché è vero che al momento il mio allenamento è già simile a quello di Marc, ma la vera differenza esce fuori in pista. Io con la Moto2 dovevo gestire meno peso, meno potenza ed è tutto un po’ diverso. So cosa devo fare".
Audio raccolto da Matteo Aglio