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MotoGP, Petrucci: “Con la GP20 dovrò attaccare anziché difendermi”

“Non abbiamo ancora parlato delle novità per il 2020, dovrò però adattarmi alla moto, cercando di essere consistente e gestendo meglio la pressione”

MotoGP: Petrucci: “Con la GP20 dovrò attaccare anziché difendermi”

Valencia, ultimo esame di questa stagione anche per Danilo Petrucci, che porta a termine un 2019 da ufficiale con la Ducati. Di sicuro al Ricardo Tormo non manca l’attesa nei confronti del pilota di Terni, chiamato a riscattare le ultime prestazioni incolore.

“Ci sono tante cose da fare in quest’ultima gara – ha esordito Danilo – mi sarebbe piaciuto arrivare qua in un’altra posizione, anche se rispetto ad inizio anno sono contento. È ovvio che a metà Campionato volevo qualcosa di più. Di sicuro ho tanti spunti per il 2020, possiamo ancora vincere il titolo a squadre e sarebbe molto bello, dato che questo è uno degli obiettivi da centrare. Dovremo giocarcelo con le unghie e i denti, senza dimenticare la top five assoluta nel Mondiale. Vorrei quindi terminare bene un Campionato che giudico positivo”.

La mente di Danilo è poi rivolta ai test di martedì che faranno da trampolino di lancio verso la prossima stagione.

“Sono test importanti, ma per il 2020 non abbiamo ancora parlato riguardo le novità che introdurremo. I veri test saranno quelli di Sepang, dato che Valencia e Jerez sono sempre appuntamenti complicati per via del tempo. Ovviamente sono test utili, ma poi in gara i valori sono altri come abbiamo visto in passato. Credo che le vere moto 2020 si vedranno in Malesia”.

Per Petrucci è poi il momento di trarre il bilancio di questa prima stagione in veste ufficiale.

“Non nego che ci siano stati errori in prove, qualifica e gara che hanno compromesso il quadro generale del weekend. Penso ad esempio al Red Bull Ring, dove l’errore che ho compiuto in qualifica ha pesato, inoltre è aumentata la pressione, tanto da dover difendermi, anziché poter attaccare. Dovrò quindi adattarmi alla Ducati, cercando di essere consistente con la GP20 e gestire allo stesso tempo meglio la pressione, forte di quella che è stata l’esperienza del 2019”.

AUDIO RACCOLTO DA MATTEO AGLIO

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