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MotoGP, Jonas Folger licenziato: "Deluso, Yamaha mi aveva dato la sua parola"

Il tedesco ha confermato che la collaborazione è terminata, quindi non sarà lui il tester che affiancherà Silvano Galbusera. Zarco torna nel mirino di Iwata?

MotoGP: Jonas Folger licenziato: "Deluso, Yamaha mi aveva dato la sua parola"

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Jonas Folger non è stato confermato dalla Yamaha nel suo ruolo di test rider per il 2020 e questa notizia è stata confermata dal diretto interessato ieri sera attraverso un comunicato diffuso sui propri canali Social. Una notizia che in un certo modo arriva come un fulmine a ciel sereno, perché l'accordo tra il tedesco e la Casa di Iwata sembrava più che scontato ed era anche stato dato per cosa fatta dai manager Yamaha (leggi QUI le dichiarazioni di Meregalli).

Uno scenario diverso era stato prospettato quando Johan Zarco si era liberato dalla KTM, perché conoscendo la velocità del francese in sella alla M1 e soprattutto in assenza di alternative valide e concrete per lo stesso pilota, in tanti puntavano proprio sulla rinascita del binomio che aveva impressionato tra il 2017 ed il 2018. Il tutto condito dall'arrivo nel test team di Silvano Galbusera. Una serie di incastri che avrebbe portato Yamaha ad avere un test team assolutamente all'altezza dei team Factory.

In realtà dopo l'accordo tra Zarco e Honda per disputare le ultime tre gare di questo 2019 nel Team LCR, questo scenario sembrava del tutto saltato, con la certezza di vedere anche per il 2020 Jonas Folger nel ruolo di test rider. La situazione ha però conosciuto un'evoluzione e questo è stato il commento del pilota, che secondo quanto riferito nel comunicato avrebbe anche fatto saltare alcune trattative in corso per disputare il campionato Moto2 o la SBK nel 2020, trovandosi di fatto in questo momento ancora senza una sella per la prossima stagione.

"Una brutta sorpresa per me, avevo un accordo verbale con Yamaha che voleva anche far crescere il progetto. Stavamo già discutendo di quale fosse il piano dei test e di altre idee. Poi all'improvviso è arrivato il loro no, sebbene mi fosse stato promesso un contratto".

Già nel corso della stagione, l'impegno in sella di Folger si era fatto sempre più raro, facendo sorgere in realtà qualche dubbio sulla continuazione della collaborazione. 

"Hanno deciso durante la stagione di far svolgere il programma di test esclusivamente dai piloti giapponesi, quindi sono stato fermo per molti mesi. Sono molto deluso ovviamente, perché mi ero concentrato su questo progetto ed ho rinunciato ad altre opzioni per l'anno prossimo. Un peccato, sarebbe stata una sfida interessante ed allo stesso tempo un compito versatile che sarei stato felice di svolgere. Ho imparato tanto nel mio ruolo di collaudatore, ma al momento non so come continuerà la mia carriera. Non ho altre opzioni valide in questo momento così avanzato della stagione".

La decisione di Yamaha è a questo punto difficile da interpretare. Se da un lato è vero che il test team è stato rafforzato dall'ingresso di Silvano Galbusera, dall'altro al momento manca il nome del pilota di punta, chiamato a portare la M1 al limite per rendere davvero valide le proprie indicazioni. Tutti i rivali possono contare frecce al proprio arco da questo punto di vista, con la Ducati che ha Pirro, la KTM conta su Pedrosa, la Honda si avvale di Bradl mentre per Suzuki e Aprilia ci sono rispettivamente Guintoli e Smith.

Nella moderna MotoGP è sempre più importante avere un tester davvero veloce ed all'altezza degli ufficiali, per cui se Yamaha ha fatto questa mossa con Folger, deve avere senza dubbio un piano B che presto sarà svelato. Tra qualche giorno c'é Valencia, con l'ultima tappa della stagione e l'inizio dei test invernali. Presto conosceremo il nome del tester che sostituirà Folger. 

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