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MotoGP, Lorenzo: "Sono stato il più costante, il Martillo c'è ancora"

"Purtroppo però manca la mantequilla, anche se questo è il minor distacco da quando sono rientrato. Zarco? Ha sorpreso la sua velocità. Nei primi giri, nel gruppo, c'è una grande turbolenza generata dalle ali che disturba"

MotoGP: Lorenzo: "Sono stato il più costante, il Martillo c'è ancora"

Sepang ha messo a dura prova Jorge Lorenzo, ma a quanto pare il GP della Malesia non è di quelli da buttare per il maiorchino. Già, perché da quando è tornato in pista dall’infortunio di Assen, il gap dal vincitore di 34 secondi è il più ridotto di sempre. Jorge cerca quindi di tenere alto il morale, mettendo da subito nel mirino l’appuntamento conclusivo di Valencia.

“Partire dietro è sempre difficile – ha esordito Jorge – quando sei nelle ultime posizioni devi fare i conti con i piloti che partono davanti a te e la turbolenza che creano le loro ali non è semplice gestire con l’anteriore. Ho sofferto molto col serbatoio pieno, dato che la moto non si fermava. Ho comunque cercato di fare il mio ritmo, migliorando nel momento in cui calava la benzina. Ho portato così a casa due punti che saranno utili per il team in vista del finale di Valencia nel confronto con la Ducati”.

Lorenzo guarda quindi il bicchiere mezzo pieno.

Sono riuscito a essere il pilota più costante, dato che le mie prestazioni erano allineate rispetto al giro secco. Diciamo quindi che il martello c’è, ma manca ancora la mantequilla (sorride)”.

Chi ha mostrato di essere competitivo con la Honda è stato Johann Zarco.

“Johann fisicamente è forte, non ha avuto infortuni e possiede tanta energia. La Honda 2018 è meno fisica e più dolce con i pneumatici. Vedendo la sua telemetria non perdeva nulla nei rettilinei ed è una sorpresa a differenza di quanto facesse Nakagami. Credo abbia disputato una bella gara, mentre io in Malesia sono riuscito a essere più veloce rispetto a Giappone e Australia, ma non basta ancora”.

Ad attendere ora il maiorchino c’è Valencia con i successivi test.

“Come ho sempre fatto nella mia carriera, penso giorno per giorno. Una volta terminata la gara di Valencia inizierò a pensare ai test. Prima però viene la gara, dove dovrò aiutare la Honda a vincere la tripla corona, consapevole che quella pista non è del tutto favorevole alla Ducati. Ovviamente non sarà semplice, dato che dovremo capire quelle che saranno le mie condizioni meteo. Personalmente mi sento meglio gara dopo gara e credo che tra due settimane sarò ancora più forte dal punto di vista fisico”.

Dal suo volto trapela una certa serenità

“Come detto, la cosa più importante è che sono stato il pilota più costante in pista. Alla fine sono finito a 34 secondi dal vincitore, ovvero il distacco più ridotto da quando sono tornato in pista dopo l’infortunio di Assen e penso sia una cosa importante”.

Audio raccolto da Paolo Scalera

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