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Moto2, Alex Marquez: "Duellare contro Marc in MotoGP? Per ora non ci penso"

"Felicissimo per il mondiale, è un sogno. Il mio obiettivo ora è difendere il titolo nel 2020"

Moto2: Alex Marquez: "Duellare contro Marc in MotoGP? Per ora non ci penso"

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E’ bastato un secondo posto nella gara di questa mattina a Sepang per centrare l’obiettivo. Alex Marquez è campione del mondo per la seconda volta, la prima in Moto2 dopo il successo del 2014 in Moto3. Alex è stato bravo a fare la sua gara oggi, non prendendo rischi inutili per vincere e sapendo che, chiudendo secondo, il successo di Binder non sarebbe stato un problema. L’importante era tenere dietro Thomas Luthi e il piccolo dei fratelli Marquez lo fa fatto imprimendo un buon ritmo alla gara, non forsennato, certo, ma sufficiente da non permettere allo svizzero di avvicinarsi. 

“La gara è stata davvero difficile - ha detto Alex - poi essere tra Binder e Luthi lo è stato ancora di più. Entrambi avevano un gran passo. Ho avuto qualche problema con la gomma anteriore ma alla fine è andata bene. Questo titolo è importantissimo per me stesso”. 

La vittoria iridata arriva dopo una stagione complessa e non iniziata nel modo migliore.

“Sono molto contento di aver raggiunto il mio obiettivo in Malesia, non venivo da una bella gara a Phillip Island ma qui ho fatto un gran lavoro. Voglio ringraziare tutti coloro che ci sono stati in questa stagione sia nei bei momenti che in quelli più difficili. La categoria è cambiata molto quest’anno, dal motore agli pneumatici e ci ho messo un po’ ad adattarmi ma l’adattamento è stato la chiave di questa vittoria. Con il team abbiamo gestito molto bene tutto il pacchetto, compresa l’elettronica”. 

Questo era il secondo match point per il mondiale, dopo quello di Phillip Island. Com’è stato questo weekend?

“Complicato. Ho provato a pensare il meno possibile al campionato, questa pista mi piace e si adatta meglio al mio stile di guida rispetto all’Australia. Sapevo che sarei stato più competitivo e sono stato sempre tra i primi fin dalle FP1. Questa mattina appena mi sono svegliato mi sono sentito subito bene, ho capito che oggi sarebbe potuta essere la giornata giusta”. 

Per la prima volta nella storia del motomondiale due fratelli vincono un titolo nella stessa categoria, visto che Marc vinse il suo secondo mondiale nel 2012 in Moto2. Lo abbiamo visto festeggiare con te in pista, sembrava più contento di te. 

"Si, l’ho visto davvero contento - ha detto Alex riferendosi al fratello - E’ stato un altro anno incredibile per la nostra famiglia, abbiamo replicato quanto fatto nel 2014 vincendo i mondiali delle nostre categorie. Io mi sono concentrato molto sulla mia stagione e non è stato facile. Marc ha fatto un lavoro incredibile ma anche per lui non è stato semplice”. 

Con la vittoria di questo titolo entri di fatto nel club dei piloti che hanno vinto il mondiale in due categorie, l’ultimo a riuscirci era stato tuo fratello Marc. 

“In questo sport bisogna concentrarsi sul presente. E’ vero, avevo già vinto un mondiale in Moto3 ed è stato un sogno e ora uno in Moto2, un altro sogno, ma sono solo numeri. Vivo ogni giorno il presente e oggi mi godo il fatto di aver vinto il mondiale ma sono già pronto per il 2020”. 

Due sogni, dunque, e il terzo quale sarà?

“Ora il mio sogno è difendere il titolo il prossimo anno, non penso troppo al futuro”. 

Tra un poco più di un anno potremmo iniziare a parlare dei duelli in pista con tuo fratello nella top class, ci pensi?

“Ora penso solo alla Moto2, non alla MotoGP. Il prossimo anno sarà difficile difendere questo titolo e già da Valencia inizierò a prepararmi per farlo”. 

Qual’è stato il momento più importante della stagione? 

“La chiave dell’annata è stato il rientro dopo la caduta di Jerez - ha detto - ero caduto nei primi giri come in Olanda nel contatto con Baldassarri. Ci sono stati dei momenti in cui ho sofferto molto quest’anno e il ritornare subito forte è stata la mia forza”. 

Audio raccolto da Matteo Aglio

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