Giustamente nella prima giornata di prove a Sepang è stato Fabio Quartararo a prendersi le luci della ribalta dopo avere stracciato il record della pista. Un occhio attento, però, non può non avere notato la consistenza di Vinales sul passo. Il suo 4° tempo nella combinata sembra non dare la misura della sua forza.
“Se sono veloce come a Phillip Island? Ora non esageriamo, così è difficile - ha sorriso lo spagnolo, che è partito come voleva in Malesia - Però ho portato qui la stessa fiducia”.
Non sono vuote parole, perché sono stati i riscontri cronometrici a parlare.
“Mi sento molto positivo - non ha nascosto Maverick - Guido la moto come dovrei e oggi ho capito molte cose. In altre parole abbiamo lavorato nel modo corretto e domani avrò una grande possibilità di essere veloce.
Magari anche di battere Quartararo? Su questo punto non si è sbilanciato, come con chi gli chiedeva un confronto con il francese di Petronas.
“Io sono concentrato su me stesso - ha risposto - In passato l'ho fatto, ma ultimamente non guardo molto i dati di Quartararo per scoprire cosa fa di diverso. Semplicemente seguo la mia strada e mi sembra che stia funzionando”.
È stato più possibilista, invece, sulla possibilità di abbattere il muro del 1’58” a Sepang, impresa finora mai riuscita a nessuno.
“Non saprei veramente cosa dire, ma in MotoGP tutto è possibile - ha detto - Sicuramente domani bisognerà scendere ben sotto al 1’59” per riuscire a entrare nelle Q2”.
La Yamaha per ora lo ha assecondato e anche un po’ stupito proprio in quello che è un punto debole storico della M1.
“Non mi aspettavo di perdere così poco in rettilineo. Parliamo di soli 5 o 6 chilometri all’ora: sono sorpreso” ha commentato.