Danilo Petrucci arriva a Sepang dopo la rovinosa caduta di Phillip Island. Il pilota Ducati è ancora acciaccato per quel violento highside, ma fortunatamente non ci sono fratture. La mente è quindi sgombra e focalizzata sulla Malesia.
“Purtroppo ho dovuto fare tappa all’ospedale di Melbourne per fare ulteriori accertamenti – ha esordito Danilo -lunedì ero preoccupato, perché non riuscivo a camminare, mentre una volta arrivato qui la situazione è migliorata. Ho svolto delle sedute di terapia con caldo-freddo, sono quindi felice di tornare in moto, anche se non al meglio della forma. Ovviamente mi dispiace per Fabio, dato che non volevo finisse pure lui a terra”.
Il rimpianto è quindi grande.
“Peccato per quanto accaduto. Mi sentivo davvero competitivo con la Ducati in Australia. Potevamo infatti disputare una bella gara e allo stesso tempo lottare per stare nei primi cinque, ovvero l’obiettivo che mi pongo ogni fine settimana”.
Il passato è alle spalle, dal momento che Sepang rappresenta il presente.
“Fortunatamente sto bene, non ho lesioni, soltanto uno stiramento ai legamenti e distorsione della caviglia. Per come è andata è stata ancora una fortuna, dato che potevo farmi molto male. Purtroppo però non sono al massimo della forma qui a Sepang, non posso infatti permettermi di forzare dal punto di vista fisico”.
In Malesia il caldo metterà sicuramente a dura prova i piloti.
“Lo scorso febbraio, durante i test, abbiamo fatto una simulazione gara. Dopo dieci giri le temperature erano caldissime, ricordo che la leva del freno posteriore era incandescente e fui costretto a lasciarla. A parte ciò sono fiducioso, anche se volevo arrivare qua dopo un bel risultato in Australia. Ho comunque ripreso quella fiducia che mi mancava con la Ducati e spero che la caviglia non influisca questo weekend”.
Occhio infine al rischio pioggia.
“Non sono mai dispiaciuto quando piove, anche se le gare sotto la pioggia sono infinite qui a Sepang. Non sarà semplice, ma possiamo provare a fare bene anche con l’acqua”.
AUDIO RACCOLTO DA MATTEO AGLIO