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SBK, Losail: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Una pioggia di stelle in Qatar, quelle del team Evan Bros e Rea brillano più di tutte, mentre dopo 20 anni si spegne quella di Melandri

SBK: Losail: il Bello, il Brutto e il Cattivo

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Arrivederci Superbike! In Qatar si spengono i riflettori su una stagione che ha visto per l’ennesima volta Johnny Rea e la Kawasaki fare bottino pieno, tanto da lasciare agli avversari soltanto le briciole. Dopo il titolo piloti, ecco arrivare anche quello costruttori, giusto per non farsi mancare nulla.

Per fortuna che in Qatar c’è anche il tricolore a sventolare alto in cielo. Merito del team Evan Bros, che ha catturato tutti i riflettori grazie al trionfo di Randy Krummancher. E che dire poi di Bruno Ieraci, che dopo tante difficoltà ha conquistato il suo primo podio nella Sport300. Un indizio di quelli da non sottovalutare per il 2020.

IL BELLO – Una cavalcata trionfale, che ha visto il proprio coronamento a Losail. Giù il cappello per il team Evan Bros di Fabio Evangelista. Una squadra dove la semplicità e il calore della Romagna sono di casa, con la passione per le corse a fare da comune dominatore. Sono partiti da lontano gli Evangelista Brothers, arrivando però a toccare il cielo con un dito nella serata del Qatar. Probabilmente nemmeno loro lo avrebbero immaginato, ma alla fine gli sforzi e i tanti sacrifici sono stati ripagati. 

IL BRUTTO – Ci sono stelle che brillano e altre che purtroppo si spengono. Dopo oltre 20 anni di attività ci tocca salutare Marco Melandri, un pilota che ha scritto pagine indelebili di storia nel mondo delle due ruote. Di sicuro il ravennate meritava un finale migliore, ma noi vogliamo comunque ricordarlo in questo 2019 con quel podio magistrale conquistato col cuore a Phillip Island. 

IL CATTIVO – Randy Krummenacher ha vinto il titolo della SuperSport, ma per essere campioni bisogna dimostrarlo in pista e fuori. Ecco, sotto questo secondo punto di vista Randy ha ancora molto da imparare. Già, perché prima ha accusato il proprio team di voler fare vincere il Mondiale a Caricasulo, penalizzandolo, in seguito è arrivato addirittura al punto di attaccare il proprio compagno con frasi completamente fuori luogo tipo “Ha paura”, “Vuole fare giochetti”. Di sicuro lo svizzero non ha fatto bella figura. 

LA CONFERMA – Chi se non Johnny Rea. Un dominio netto quello del Cannibale a Losail, dove nessuno è stato in grado di contrastarlo. Se avete qualche aggettivo per descrivere il cinque volte iridato siete pregati di segnalarlo. 

LA DELUSIONE – Troppo brutto per essere vero. A Losail si chiudeva l’avventura di Michael Rinaldi con il team Barni e un peggiore epilogo per il romagnolo non poteva esserci. In tutte e tre le gare Michael non è mai stato presente nella top ten, gli auguriamo quindi che il 2020 possa portargli migliori fortune.

L’ERRORE – Non è andata certamente meglio a Tom Sykes, protagonista di un fine settimana incolore. La sua BMW ha mostrato ancora una volta tutti i limiti di potenza per quanto riguarda il motore e, come se non bastasse, il 66 è addirittura finito a terra. C’è tanto da lavorare per il prossimo Campionato che è già alle porte.

LA SORPRESA – Per lui non è stata una stagione semplice, ma nonostante ciò ha pensato bene di non depositare le armi prima del tempo. Un applauso quindi a Bruno Ieraci, giovane pilota di Giulianova che sabato ha conquistato il primo podio nella Sport300. Il risultato sarà forse arrivato tardi, ma di sicuro è questo il punto da cui ripartire.

IL SORPASSO – Tanti, tantissimi nella gara della SuperSport. Premiamo quello di Lucas Mahias su Cluzel, decisivo nel regalare un successo alla Kawasaki che mancava da troppo tempo.

LA CURIOSITA’ – Per lui è la migliore stagione di sempre in Superbike. Stiamo parlando di Alex Lowes, che per la prima volta chiude tra i primi tre dell’assoluta. La Yamaha ha pensato bene di scaricarlo, ma lui ha voluto far capire quale fosse il suo talento, a tal punto da avere la meglio sul proprio compagno di squadra. 

IO L’AVEVO DETTO “Sarà la mia ultima gara e ci tengo a chiudere in bellezza”. Niente da fare per Alvaro Bautista, che a Losail sognava di regalare il successo alla Rossa invece esce sconfitto dal confronto con Rea.

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